una notte al Festival di Avignone, oscillando tra teatro ed elezioni legislative

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una notte al Festival di Avignone, oscillando tra teatro ed elezioni legislative
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Di Nedjma Van Egmond

pubblicato su 1 luglio 2024 alle 11:22Aggiornato 1 luglio 2024 alle 16:19

“Ecuba, non Ecuba”, testo e regia di Tiago Rodrigues CHRISTOPHE RAYNAUD DE LAGE

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Narrativa Al Festival di Avignone, Tiago Rodrigues ha presentato la sua pièce di grande successo “Hecube, not Hecube”, ma sulla bocca di tutti erano i risultati elettorali e la paura che il Raggruppamento Nazionale arrivasse al potere.

Dopo aver appena conosciuto i risultati del primo turno delle elezioni legislative, e dopo la prima del suo superbo “Hecube, not Hecube”, il direttore del Festival di Avignone Tiago Rodrigues ha annunciato giovedì 4 luglio una notte di mobilitazione. A partire dalla mezzanotte, il Cortile d’Onore del Palazzo Pontificio accoglierà il pubblico per a “notte d’arte, pensieri, dibattiti, forza e speranza”.

Unirsi a Boulbon, un paradiso verde a una ventina di chilometri da Avignone, è solitamente una fuga gioiosa e bucolica nel cuore del festival. Il pubblico affolla le navette messe a disposizione per raggiungere questa ex cava di pietra, trasformata in un teatro effimero. Al culmine del festival, ha ospitato “il Mahabharata” di Peter Brook, “Claudine e il teatro” di Philippe Caubère o “Sogno di una notte di mezza estate » diretto da Jérôme Savary. È lì che Tiago Rodrigues ha messo in scena le rappresentazioni di “Hecube, not Hecube”, da lui scritto e diretto per gli attori della Comédie-Française.

Avremmo potuto pensare che il viaggio sarebbe stato appesantito dall’imminente minaccia dell’ascesa al potere del Rassemblement Nazionale, ma nei corridoi dell’autobus abbiamo continuato a parlare di teatro… meno allegramente, senza dubbio. All’arrivo sul posto, il punteggio schiacciante della RN, ormai noto, provoca qui qualche lacrima, là alcune ipotesi folli: “Le grandi città non sono cadute, questo è certo, il punteggio NFP salirà ancora! ». Qualche paio di occhi incollati al cellulare mentre cenano o bevono qualcosa, alcuni si perdono in calcoli e ricalcoli delle proiezioni dei posti, per immaginare come sarà la Francia la mattina dell’8 luglio.

Una notte di resistenza

Di tragedia in tragedia… Poco prima delle 22, gli attori di “Hecuba, not Hécube” sono già al tavolo quando il pubblico prende posto. Profumo di macchia, splendore dell’arredamento, facciata naturale e minerale impressionante. I sette attori della Comédie-Française leggono le loro battute, tra due commenti. Teatro nel teatro: si prova la tragedia di Ecuba, scritta da Euripide. Storia dell’oscuro destino dell’ex regina di Troia, divenuta schiava. L’attrice che la interpreta, Nadia, è alle prese con un’altra tragedia: sta cercando di ottenere giustizia per il figlio dodicenne Otis, vittima di abusi autistici nella struttura in cui è stato rinchiuso. Un prologo, quattordici scene, un epilogo: in un sottile crossover di epoche e scritti, antichi e contemporanei, Tiago Rodrigues ci accompagna attraverso il labirinto mentale e fisico di questa donna, affrontando tutti coloro che incrociano il suo cammino. Oggi il suo avvocato, il pubblico ministero, i sostenitori dell’istituto. Ieri Agamennone, Polimestore re della Tracia…

Nessun trucco per passare da un’epoca o da una trama all’altra, solo un sottile cambiamento nell’illuminazione, dal giallo al viola-blu. E il virtuosismo degli attori. Nadia è una donna in combattimento, Elsa Lepoivre la interpreta magnificamente, alternando slanci tragici e umorismo, rabbia irriducibile e tenerezza. Al suo fianco, una troupe straordinaria, da Denis Podalydès a Loïc Corbery, da Sephora Pondi a Eric Genovese, da Elissa Alloula a Gäel Kalimindi.

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“Hecuba, not Hecuba” è una doppia tragedia, ma, orchestrata dal suo brillante e generoso narratore, offre grandi momenti di umorismo e scene sorprendenti, come questa danza collettiva su “Try a little tenderness” di Otis Redding che porta un inaspettato gioia nella gravità.

Dopo questa parentesi incantata, ritorno alla realtà. Al momento dei saluti, Tiago Rodrigues è venuto ad annunciare una notte di resistenza, che si svolgerà giovedì 4 luglio da mezzanotte alle 6 del mattino. Tra i primi partecipanti annunciati, Jeanne Balibar, Andréa Bescond, Boris Charmatz, Camille Etienne, Corinne Masiero, Alexis Michalik, Joeystarr, Agnès Tricoire, Clément Viktorovitch… Festival di Avignone, Off, comunità, organizzazioni sindacali mano nella mano per chiamare per la mobilitazione. Il direttore di Avignone ha ricordato la responsabilità storica del festival, e la sua vocazione a restare un “festival progressista, repubblicano, popolare, antirazzista, ecologico, femminista”. E ha concluso: “Unitevi a noi affinché la notte del 7 luglio sia una notte di festa e non una notte in cui il festival debba opporre resistenza! »accolto da lunghi e calorosi applausi.

“Ecuba, non Ecuba”, di e diretto da Tiago Rodrigues, fino al 16 luglio, Carrière de Boulbon. Notte di Avignone, dal 4 al 5 luglio, dalle 12:30, Corte d’Onore del Palazzo dei Papi. ENTRATA LIBERA.

A questo proposito Festival di Avignone

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