“Vergogna”: in Francia i simpatizzanti di sinistra sono rimasti sorpresi dalla svolta dell’estrema destra

“Vergogna”: in Francia i simpatizzanti di sinistra sono rimasti sorpresi dalla svolta dell’estrema destra
“Vergogna”: in Francia i simpatizzanti di sinistra sono rimasti sorpresi dalla svolta dell’estrema destra
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Domenica sera si sono svolte manifestazioni su appello dei partiti di sinistra in diverse città della Francia, tra cui Place la République a Parigi. Da parte degli attivisti, la vergogna legata ai risultati si mescola alla speranza per il secondo turno.

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È stato un momento emozionante ieri a Parigi, quando simpatizzanti di sinistra si sono uniti ai leader del Nuovo Fronte Popolare (NFP), in Place de la République, durante la manifestazione che ha seguito l’annuncio dei risultati delle elezioni legislative anticipate.

Un raduno che si è trasformato in una massiccia mobilitazione contro l’estrema destra.

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Domenica sera la coalizione di sinistra è arrivata seconda al primo turno, dietro al Raggruppamento Nazionale (RN). Risultati che hanno suscitato un certo stupore tra gli attivisti.

“Sono depresso”confida Eugénie, una giovane parigina di 22 anni. “Penso che mi metterò a piangere. O avrei fatto questo [venir manifester], o restare a casa a piangere. Mi vergogno un po”. Un sentimento condiviso anche da altri manifestanti che hanno deciso di unirsi al movimento dopo i risultati.

In precedenza, altri sostenitori di La France Insoumise (LFI) si erano riuniti prima sera per assistere ai risultati elettorali. Alcuni si aspettavano questa configurazione dalle urne e dicono che ora si stanno concentrando sul secondo turno delle elezioni, che si terrà il 7 luglio.

“Ho paura di quello che può succedere tra una settimana” dice Jeroen Atputharajah, un attivista di 21 anni ed ex candidato locale della LFI nella periferia di Parigi. “Ma sono combattivo, abbiamo ancora una settimana per recuperare e non è fuori portata”dichiarato a Euronews.

Tutti gli occhi puntati sul secondo turno

Tara Varma, visiting scientist presso la Brookings Institution ed esperta di politica francese, giudica i risultati “soddisfacente” per la coalizione di sinistra, che resta però ben indietro rispetto all’estrema destra.

“L’obiettivo della coalizione di sinistra era superare la RN, ma finora non è stato così”lei dice.

“La questione non è come riusciamo a recuperare il ritardo nel primo turno, ma cosa succede a metà dei due turni”.stima Sarah Legrain, candidata eletta domenica sotto la bandiera dell’NFP nella sua circoscrizione parigina.

“Penso che la mobilitazione e [forte] la partecipazione dimostra che ci sono molte persone che [se joignent au] votazione”continua, “persone dei quartieri svantaggiati e giovani… E sono loro che determineranno il risultato del secondo turno, e io dico loro: date la maggioranza al nuovo Fronte popolare”.

I partiti della coalizione di sinistra hanno subito invocato un “fronte repubblicano” contro l’estrema destra, dichiarando che, in caso di elezioni triangolari che coinvolgessero un candidato della RN, avrebbero ritirato i candidati arrivati ​​terzi al secondo turno.

Resta da vedere cosa potrebbe accadere ai candidati macronisti, che in molte circoscrizioni sono arrivati ​​terzi sul podio. E la scelta degli elettori centristi, per i quali Jean-Luc Mélenchon resta un ostacolo.

In questo caso, ogni speculazione sulle riserve elettorali appare particolarmente incerta. E la coalizione presidenziale, che ha visto emergere una serie di divisioni personali dopo lo scioglimento, sembra agire in modo dispersivo.

Se l’Eliseo chiedesse a “fronte repubblicano”, alcuni ministri, come Aurore Bergé, hanno invitato gli elettori a non votare né per la RN né per la LFI, mettendo i due partiti politici fianco a fianco.

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