Disoccupazione, inattività delle donne, NEET… Questi mali che minano l’occupazione in Marocco

Disoccupazione, inattività delle donne, NEET… Questi mali che minano l’occupazione in Marocco
Disoccupazione, inattività delle donne, NEET… Questi mali che minano l’occupazione in Marocco
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Il Policy Center for the New South (PCNS) e la Banca Mondiale dedicano un seminario all’occupazione. È successo alla fine della scorsa settimana a Rabat. E il minimo che possiamo dire è che in effetti c’è molto da dire, riferisce il quotidiano L’economista nella sua edizione di martedì 2 luglio.

In Marocco il tasso di disoccupazione è salito al 13,7% nel primo trimestre del 2024, con differenze significative da una zona di residenza all’altra. Nelle aree urbane questo tasso ha raggiunto il 17,6%. I più colpiti dalla disoccupazione da gennaio a marzo 2024 sono stati i giovani dai 15 ai 24 anni (35,9%), seguiti da laureati e donne, con percentuali rispettivamente del 20,3% e del 20,1%.

«Altre sfide persistono da circa vent’anni. E questo, nonostante i numerosi sforzi di lotta, tra cui l’adozione del nuovo codice del lavoro, la ristrutturazione del servizio pubblico per l’impiego e le politiche del mercato del lavoro, nonché il continuo aggiornamento del sistema statistico.», acceso.

Ciò riguarda, in questo caso, il tasso di attività femminile che ha raggiunto il minimo del 18,3% nel primo trimestre del 2024. Quel che è peggio, il numero crescente di giovani donne istruite ma inattive. Il che riflette la carenza di posti di lavoro corrispondenti alle loro competenze.

“Le barriere alla partecipazione al mercato del lavoro cambiano a seconda delle caratteristiche individuali e del contesto geografico. Nel settore privato, diversi ostacoli all’occupazione salariata includono lacune nel quadro giuridico e nella sua applicazione e condizioni di lavoro non compatibili con le responsabilità familiari. bis acceso.

Nello stesso elenco di sfide troviamo che un giovane marocchino su quattro (26,1%), di età compresa tra 15 e 24 anni, si trova nella categoria NEET (né nel mondo del lavoro, né nell’istruzione, né nella formazione), ovvero poco più di 1,5 milioni di giovani (dati al 2023).

Per il presidente esecutivo del PCNS, Karim El Aynaoui, “Il fenomeno NEET colpisce soprattutto le donne e i giovani delle zone rurali. Il settore agricolo, un tempo attrattivo, non è più in grado di trattenere i giovani, contribuendo così al loro progressivo disimpegno dal mercato del lavoro. L’età media dei lavoratori agricoli è in aumento, riflettendo la difficoltà di rinnovare la forza lavoro in questo settore vitale.

Par Lamia Elouali

01/07/2024 ore 21:26

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