Passo di Calais: scoperto uno scheletro in un cantiere edile, le ossa potrebbero appartenere a una donna scomparsa nel 1967

Passo di Calais: scoperto uno scheletro in un cantiere edile, le ossa potrebbero appartenere a una donna scomparsa nel 1967
Passo di Calais: scoperto uno scheletro in un cantiere edile, le ossa potrebbero appartenere a una donna scomparsa nel 1967
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Un cold case in via di risoluzione? Viene aperta un’indagine dopo il ritrovamento di ossa a Bully-les-Mines (Pas-de-Calais) vicino a Lens in un cantiere edile, e sono in corso indagini per verificare se queste possano corrispondere al corpo di una donna scomparsa nel 1967, lo abbiamo appreso lunedì da fonti della polizia.

La polizia giudiziaria è stata contattata in seguito al ritrovamento di “ossa” avvenuto il 20 giugno sotto il cantiere della futura piscina comunale, riferisce una fonte della polizia. Secondo i primi elementi dell’indagine, questo scheletro potrebbe essere quello di una donna tra i 18 ei 25 anni, il cui corpo si trova lì da almeno 50 anni, riferisce un’altra fonte della polizia. Esclusa quindi la traccia dello scheletro di un soldato, una volta considerata.

Le tracce di una donna scomparsa nel luglio 1967

Gli investigatori stanno cercando di stabilire se sia possibile un collegamento con la scomparsa di una donna, vista viva l’ultima volta nel luglio 1967 a Bully-les-Mines, aggiunge questa fonte. Secondo i colleghi di RTL si tratterebbe di Fatima Abdesselam-Tani, assistente infermiera vista l’ultima volta il 4 luglio di quest’anno intorno alle 19.30, mentre usciva dall’abitazione della madre, situata a pochi chilometri dal cantiere.

Un’indagine è stata avviata dalla Brigata Criminale della Divisione Crimine Organizzato e Specializzato (DCOS) del Servizio Interdipartimentale di Polizia Giudiziaria (SIPJ59). Secondo le due fonti le indagini sono in corso e per il momento il corpo non è stato identificato.

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