Dietro la coppia di pensionati, traffico da 110 milioni di euro: News

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Un nascondiglio nel loro veicolo avrebbe permesso a una coppia di pensionati, durante decine di viaggi, di trasportare 15 tonnellate di cannabis tra Spagna e Francia: si è concluso lunedì a Bordeaux il processo per traffico stimato in 110 milioni di euro.

Sedici imputati, tra cui tre detenuti, sono comparsi per una settimana davanti al tribunale penale per importazione, acquisto, trasporto, detenzione, offerta o trasferimento di stupefacenti, partecipazione ad un’associazione per delinquere, nonché reati doganali.

Il processo si svolge due anni dopo lo smantellamento, nella regione di Lione, di una rete presentata allora dalla polizia come “di portata nazionale”, che riforniva di droga diverse grandi città, almeno Bordeaux e Lione.

Nel giugno 2022, otto uomini di età compresa tra i 25 e i 35 anni sono stati incriminati e incarcerati in questa indagine condotta dalla Giurisdizione Interregionale Specializzata (Jirs) di Bordeaux.

Sono stati poi sequestrati quasi 600 chili di resina di cannabis, 40 chili di erba e 5 chili di cocaina, diverse armi tra cui due fucili d’assalto, 170mila euro in contanti e vari prodotti di lusso, tra cui orologi Rolex.

All’origine dell’indagine, l’arresto, nell’estate del 2020, di una coppia di pensionati che faceva il “mulo” portando droga dalla Spagna a Bordeaux, utilizzando un nascondiglio allestito nel suo veicolo, secondo la polizia. Nel corso di questa prima retata sono state arrestate altre sei persone e sono stati rinvenuti 450mila euro in contanti.

Nel maggio 2021, una seconda operazione ha portato all’arresto di numerosi altri sospetti nella regione di Bordeaux, con il sequestro da parte della polizia di 950 chili di resina di cannabis e quasi 200.000 euro. Ripercorrendo il filo gli investigatori avevano finalmente individuato i presunti capi rete operanti a Lione: le persone arrestate nel giugno 2022.

Al termine delle indagini, si stima che la coppia di pensionati avrebbe importato “più di 15 tonnellate di cannabis, pari a più di 110.000.000 di euro”, “cumulativi in ​​un anno”, secondo una fonte giudiziaria.

Altre importazioni di droga sarebbero state effettuate dal Marocco tramite autocarri pesanti il ​​cui carico veniva raccolto e distribuito a Bordeaux.

“L’importanza della rete, il numero dei protagonisti e le ramificazioni rivelate hanno reso necessario il rinvio parziale del caso”, sottolinea la fonte: la corte giudicherà questa settimana la parte bordolese dell’organizzazione, mentre l’indagine prosegue per “la rete di Lione”. e sezioni svizzere”.

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