Elezioni legislative: massicci tentativi di destabilizzare il voto francese da parte della Russia

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Un rapporto pubblicato questa domenica decifra le manovre online russe contro le elezioni legislative in Francia.

Analizzando milioni di pubblicazioni, i ricercatori hanno potuto osservare lo sfruttamento di un “inversione del fronte repubblicano”.

Una strategia le cui conseguenze devono però essere sfumate.

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Le informazioni esaminate

È un “cocktail” preparato con cura dall’emergente Cremlino. Uno studio pubblicato domenica 30 giugno analizza la misura in cui le strategie di interferenza digitale attuate dalla Russia a partire dal 2014 mirano a ottenere un “indebolimento” del fronte repubblicano in Francia contro l’estrema destra, che si sarebbe trasformato in un attentato “inversione del fronte repubblicano” in vista delle elezioni legislative. Un’analisi basata su milioni di pubblicazioni, il cui effetto però resta ancora da misurare.

700 milioni di pubblicazioni analizzate

In questo studio dettagliato, David Chavalarias, direttore della ricerca del CNRS presso l’Institut des Systèmes Complexes de Paris Ile-de-France (ISC-PIF, CNRS) si avvale dei dati raccolti dalla piattaforma Politoscope. Operativo dalla campagna presidenziale francese del 2017, si propone di esaminare la formazione e l’evoluzione delle comunità politiche sulla rete sociale Twitter, ora X. Tuttavia, a partire da un database di circa 700 milioni di messaggi, emessi da quasi 17 milioni di utenti, il direttore della ricerca è stato in grado di osservare “strategie di sovversione” che ha favorito la disgregazione di ciò che egli chiama il “fronte repubblicano” lotta contro l’estrema destra. Tra questi: quelli del Cremlino.

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Lo afferma il direttore della ricerca del CNRS dopo aver “preparato il terreno” tra il 2016 e il 2024, per poi prendere di mira il pubblico francese durante le elezioni europee, una comunità di bot “pilotato” da parte della Russia ha sfruttato la profonda trasformazione del panorama politico francese e l’ascesa dell’estrema destra per polarizzare le posizioni politiche nel paese. Basato sull’analisi degli scambi politici in ciascun campo.

Per illustrare questo fenomeno, il ricercatore cita l’account @FRN. Seguito da quasi 254.000 persone, ha un “impronta digitale molto importante” situato tra quello di Jean-Luc Mélenchon e Kylian Mbappé e uno storico “tipico di un resoconto gestito dal Cremlino, o almeno sotto l’influenza della sua propaganda”. Come mostrato nell’area arancione nel grafico sottostante, questo conto è posizionato “nel cuore della porta” tra i diversi blocchi dell’estrema destra e della France insoumise. A seconda degli eventi attuali, esso “si muove” in questa nebulosa, per cercare di influenzare ciascuna delle due comunità. Seguito dai suoi robot, amplifica la percezione di contenuti altamente emotivi sia a sinistra che a destra e porta ogni parte a reagire in modo eccessivo. Un modo di “destrutturare sistematicamente la società francese per provocare una transizione verso una società chiusa o una democrazia illiberale”ha scritto David Chavalarias.

In arancione, la sfera d’influenza del conto @FRN nel panorama politico com’era nel 2017 – David Chavalarias / ISC-PIF, CNRS

Un altro esempio, il rapporto identifica il modo in cui questa comunità ha lavorato dal 2021 per amplificare il termine “islamo-sinistra”. Una tattica amplificata fin dal primo giorno della campagna legislativa per screditare i candidati di sinistra e raggiungere questo famoso “rovesciamento del fronte repubblicano”. Una “strategia a lungo termine”, come descritto dal ricercatore, che mira a “indebolire la nostra democrazia”. E ciò conferma i nostri numerosi articoli sull’argomento, in cui i tentativi di ingerenza straniera nel processo elettorale erano fuori dubbio.

Un effetto difficile da quantificare

Se questo rapporto è un segnale d’allarme che conferma l’esistenza di manovre per destabilizzare la Francia, la reale influenza di queste strategie resta da dimostrare. Come riconosce lo stesso ricercatore nel suo rapporto, “raramente è possibile identificare con certezza le catene causali” tra questi fenomeni online e il loro effetto sulla popolazione. “Insistiamo sul fatto che un dato fenomeno sociale può risultare dall’intervento di un gran numero di attori con interessi convergenti, anche in assenza di un accordo preventivo e anche se sono rivali, o addirittura nemici”riconosce così David Chavalarias nel suo rapporto, sottolineando che non possiamo attribuire l’attuale situazione politica “un unico attore”. Una precauzione tanto più importante in quanto, come individuato in uno studio pubblicato nell’ottobre 2020, alcuni “imprenditori influenti” I russi sfruttano questa idea preconcetta di un attore straniero che tirerebbe le fila “per aumentare la propria influenza all’estero nella speranza di essere ricompensati dal Cremlino”.

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Questo rapporto dimostra quindi sostanzialmente l’esistenza delle interferenze digitali provenienti dalla Russia e ne chiarisce le caratteristiche e il posizionamento. Ovvero operazioni di “bassa intensità”che operano con discrezione tra i due blocchi politici, “per lo più guidato o influenzato dal Cremlino”. Si aprono “su tempi troppo lunghi perché chi è coinvolto nel dibattito possa prenderne coscienza”. Resta da vedere fino a che punto gli effetti di ciò”cocktail” effetti insidiosi si fanno sentire nella società francese.

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Felicia STELLE

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