“Il campo presidenziale si è nettamente ripreso rispetto a quello europeo”

“Il campo presidenziale si è nettamente ripreso rispetto a quello europeo”
“Il campo presidenziale si è nettamente ripreso rispetto a quello europeo”
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PCon la decisione inaspettata di sciogliere l’Assemblea nazionale la sera delle elezioni europee del 9 giugno, Emmanuel Macron ha rimesso ufficialmente in gioco il potere di governo in Francia. Domenica 30 giugno, nel corso del primo turno delle elezioni legislative anticipate, il potente voto sanzionatorio espresso contro di lui alle elezioni europee è stato prolungato da una netta sconfitta dell’Ensemble, la coalizione che lo sosteneva dal 2017. Ben avanti nei voti di Con i suoi due principali avversari, il Raggruppamento Nazionale (RN) a destra e il Nuovo Fronte Popolare (NFP) a sinistra, la maggioranza uscente sarà molto probabilmente solo il terzo gruppo parlamentare ad avere seggi nella prossima legislatura. Questa è la prima lezione di questo primo turno: dopo cinque anni di maggioranza assoluta e due anni di maggioranza relativa a favore del Presidente della Repubblica nell’Assemblea nazionale, i contorni del governo che si formerà nella risultante il secondo turno non sarà più lo stesso.

La sconfitta del campo presidenziale è lungi dall’essere una disfatta. Con il 20,8% dei voti espressi pur essendo presente solo in 489 dei 577 collegi elettorali, ha migliorato sensibilmente i suoi risultati rispetto alle elezioni europee, durante le quali la lista guidata da Valérie Hayer era scesa al 14,6%. Con una minore copertura del territorio, il calo rispetto alle legislative del 2022 (25,8% al primo turno) è inferiore a cinque punti, mentre il calo tra le elezioni europee del 2019 e del 2024 è stato di quasi otto punti. Dopo sette anni di mandato e un rifiuto divenuto viscerale della personalità di Emmanuel Macron da parte dell’elettorato, questo risultato non è da sottovalutare. Tuttavia, con solo 320 candidati qualificati per il secondo turno, di cui 65 al primo posto, oltre ai due eletti al primo turno, le sue prospettive in termini di numero di seggi rimangono molto limitate.

Nucleo elettorale

Dietro questa impennata si celano movimenti contrari a seconda della tipologia del territorio. In generale, la maggioranza macronista si è ristabilita nel cuore delle grandi aree urbane, dove ha in gran parte recuperato le perdite subite nei confronti delle liste adiacenti guidate da Raphaël Glucksmann a sinistra e François-Xavier Bellamy a destra , mentre ha confermato il suo declino nel mondo rurale, dove le sue perdite si sono concentrate soprattutto nella lista guidata da Jordan Bardella. Questo calo nelle zone rurali è stato, però, in parte controbilanciato dall’insediamento dei candidati: nelle circoscrizioni rurali dove si è presentato un presidente in carica (o un ex deputato sconfitto nel 2022), la maggioranza ha recuperato rispetto agli europei, mentre è diminuita ulteriormente in quelle dove non aveva un candidato impiantato.

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