vietati tatuaggi e piercing ai dipendenti della Basilica di San Pietro

vietati tatuaggi e piercing ai dipendenti della Basilica di San Pietro
vietati tatuaggi e piercing ai dipendenti della Basilica di San Pietro
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Il nuovo regolamento, pubblicato questo fine settimana, si applica ai circa 170 dipendenti laici della Fabbrica di San Pietro, il dipartimento che gestisce la basilica.

Il Vaticano ha vietato ai dipendenti della Basilica di San Pietro di avere tatuaggi o piercing visibili per preservarne la qualità “decoro”. Il nuovo regolamento, pubblicato questo fine settimana, si applica ai circa 170 dipendenti laici della Fabbrica di San Pietro, il dipartimento che gestisce la basilica.

Padre Enzo Fortunato, responsabile della comunicazione della Basilica, ha detto lunedì a Reuters che il regolamento codifica questo standard “esisteva già nel passato in forma diversa”. Ha però smentito le notizie apparse sulla stampa italiana secondo cui sarebbe vietato lavorare alla Fabbrica di San Pietro anche ai laici non sposati, definendoli “pettegolezzo”.

La normativa prevede che il personale debba avere “comportamento religioso e morale esemplare, anche nella vita privata e familiare, in conformità alla dottrina della Chiesa”. La Chiesa cattolica insegna che i rapporti sessuali tra coppie non sposate sono un peccato e che anche i fidanzati devono osservare la castità. Papa Francesco ha fatto arrabbiare alcuni conservatori affermando ripetutamente che la Chiesa cattolica dovrebbe concentrarsi sulla misericordia e sul perdono piuttosto che sulla rigorosa applicazione delle sue regole.

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