Elezioni legislative del Tarn 2024: duello Cabrolier / Bonnecarrère nella prima circoscrizione elettorale

Elezioni legislative del Tarn 2024: duello Cabrolier / Bonnecarrère nella prima circoscrizione elettorale
Elezioni legislative del Tarn 2024: duello Cabrolier / Bonnecarrère nella prima circoscrizione elettorale
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l’essenziale
Il deputato uscente della RN, Frédéric Cabrolier, ha ottenuto un voto favorevole. Dovrà affrontare Philippe Bonnecarrère (per la maggioranza presidenziale) che si è qualificato davanti alla socialista Margot Lapeyre.

Ci sarà il tanto atteso duello tra il deputato uscente e il senatore. Frédéric Cabrolier (RN) e il centrista Philippe Bonnecarrère si incontreranno domenica prossima al secondo turno delle elezioni legislative. La dinamica appare chiaramente favorevole al deputato uscente. Con 23.237 voti a suo favore, ovvero il 39,53% dei voti, ha ottenuto il miglior punteggio per un candidato di estrema destra in questa circoscrizione elettorale.

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La forte mobilitazione del Tarnais gli è stata ampiamente vantaggiosa poiché con una partecipazione del 71,42%, Frédéric Cabrolier ha più che raddoppiato il suo punteggio rispetto al 2022 quando ottenne 8.999 voti. Se ad Albi si colloca solo al terzo posto, si comporta bene a Castres e nella maggior parte dei villaggi.

Avrà un bacino di voti sufficiente per vincere al secondo turno? Questo è il paradosso di queste elezioni. Ammette che “doveva avvicinarsi al 40% al primo turno per evitare di rimanere indietro”.

Margot Lapeyre si ritira in favore di Philippe Bonnecarrère

Perché al contrario, Philippe Bonnecarrère potrà contare sull’appoggio di Margot Lapeyre, che ha subito chiamato a votare per lui. Con il 28,37% dei voti (16.673 voti), la candidata socialista, “orgogliosa della sua campagna e del suo punteggio” è arrivata vicinissima alla finale per soli 679 voti in meno del senatore centrista. Vince soprattutto ad Albi e migliora i punteggi della sinistra rispetto al 2022, che era comunque in ballottaggio favorevole…

Il senatore Bonnecarrère deve quindi “invertire la tendenza”. Con il 29,52% dei voti (17.352 voti), ammette che “il primo turno è stato molto difficile” e si presenta come “il candidato della concretezza e del buon senso”. Il suo punteggio è vicino a quello, cumulativo, dei 5 candidati del centro e della destra nel 2022. Resta da vedere se la mobilitazione giocherà a suo favore la sera del 7 luglio.

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