Il servizio di polizia della città di Montreal (SPVM) ha aperto un’indagine sui gesti antisemiti commessi da un affiliato del caffè Second Cup durante una manifestazione.
Aggiornato ieri alle 23:34.
La responsabilità sarà dell’Unità per gli incidenti e i crimini d’odio della SPVM. L’approccio mirerà a “contestualizzare le azioni intraprese per sapere se si tratta di un incidente o di un crimine d’odio”, ha affermato Manuel Couture, portavoce della SPVM.
L’affiliato del café Second Cup presso il Jewish General Hospital di Montreal è stato filmato mentre faceva “commenti odiosi” e faceva “gesti inappropriati”, secondo un comunicato stampa diffuso sabato da Second Cup.
La pubblicazione sarebbe collegata a video che hanno circolato ampiamente sui social network.
In un primo video si vede una donna con gli occhiali da sole fare il saluto nazista ai contro-manifestanti che sventolano bandiere israeliane. In un’altra la vediamo, nello stesso luogo, con indosso una kefiah e il volto coperto da una maschera, affermare che “la soluzione finale sta arrivando”.
La soluzione finale è un eufemismo utilizzato nella Germania nazista per indicare lo sterminio degli ebrei europei.
Julien Corona, portavoce del Centro consultivo per le relazioni ebraiche e israeliane, ha dichiarato martedì che l’organizzazione “accoglie positivamente” l’apertura dell’indagine e che desidera che vengano mosse accuse contro l’affiliato.
Il signor Corona ha affermato che la “compiacenza” del sindaco di Montreal, Valérie Plante, è particolarmente responsabile delle azioni dell’affiliato. Egli ritiene che il sindaco abbia tollerato troppo i campi filo-palestinesi allestiti a Montreal l’estate scorsa e che Bochra Manai, commissario per la lotta contro il razzismo e la discriminazione sistemica della città di Montreal, “invisibilizzi la comunità ebraica”.
“Danni e danneggiamenti”
I fatti risalgono, secondo il comunicato stampa della Seconda Coppa, a venerdì sera, quando si svolgeva una manifestazione contro la Nato. Tuttavia, i fatti sarebbero accaduti giovedì, durante una manifestazione studentesca per la Palestina che si è svolta nei pressi della Concordia University.
Contattato da La stampa a questo proposito, la Coalizione di Resistenza per l’Unità Studentesca (CRUES), che ha organizzato la manifestazione di giovedì, ha condannato fermamente questi atti. “Ciò è inaccettabile, non era affatto questo l’obiettivo della manifestazione. È una vergogna e un danno per quello che è successo”, ha reagito ai media Olivier, rappresentante di CRUES.
Benoît Allard, portavoce del collettivo Divest for Palestine, che ha co-organizzato la manifestazione contro la NATO, ha negato che i fatti possano aver avuto luogo venerdì.
Second Cup ha chiuso la sua filiale situata nel Jewish General Hospital, secondo il comunicato stampa diffuso sabato. La società ha dichiarato che manterrà i dipendenti del bar e continuerà a pagarli fino alla riapertura dello stabilimento con un nuovo affiliato.
Con Chloé Bourquin, La stampa