Cinquant’anni dopo, nomi delle strade e una festa per la residenza Charrel di Aubagne

Cinquant’anni dopo, nomi delle strade e una festa per la residenza Charrel di Aubagne
Cinquant’anni dopo, nomi delle strade e una festa per la residenza Charrel di Aubagne
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Corre ovunque questo sabato pomeriggio. Qui con il monopattino, là con lo skateboard. Quando non è un gioco al lupo quello che si improvvisa tra famiglie. In breve, il Charrel prende vita. Per la gioia dei suoi abitanti.

Una festa che assomiglia ad una grande fiera tra giochi di pesca, combattimenti di sumo, sfrenate partite di calcio e bancarelle di zucchero filato. Celebrazioni finanziate dallo Stato, dal Dipartimento, dalla Metropoli, dalla Città e dal locatore Érilia in occasione del 50° anniversario della residenza di 992 unità.

Con l’inaugurazione di un affresco dell’artista Hypnova in omaggio a Marcel Pagnol – di cui anche la Città ricorda il 50° anniversario – la grande novità di questa serata sono stati questi piccoli pannelli su sfondo blu di cui il Charrel era ancora privato. Quattro sono stati rivelati ai residenti, dando per la prima volta i nomi delle strade di residenza dopo cinque decenni di esistenza.

“Liberarsi di una cattiva reputazione”

Ti rendi conto che cinquant’anni senza avere un indirizzo? Questa è un’ottima notizia, ma alla fine mi sono abituato.“, scherza Marc. Un gesto simbolico apprezzato da molti, che approfittano del momento per ricordare che anche Charrel ha”le sue adorabili storie“, insiste Micky, un trentenne cresciuto qui.

Spari, incendi… la vita di tutti i giorni qui non è sempre felice. È bello vedere che si possono organizzare feste tra vicini come in qualsiasi quartiere di Aubagne“, respira sorridendo una mamma. Una constatazione confermata da tante famiglie per le quali”è difficile per Charrel liberarsi dalla nostra cattiva reputazione, ma questo tipo di momento contribuisce a ciò“.

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