Un anno dopo i disordini, tempo di provvedimenti per il Comune di Saint-Brieuc

Un anno dopo i disordini, tempo di provvedimenti per il Comune di Saint-Brieuc
Un anno dopo i disordini, tempo di provvedimenti per il Comune di Saint-Brieuc
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Nella notte tra il 29 e il 30 giugno 2023, Saint-Brieuc è stata, come molte città bretoni, teatro di rivolte urbane. In “questo contesto eccezionale”, la città di Saint-Brieuc ha voluto “prendersi del tempo per un’analisi collettiva attorno a questi eventi”, ricorda il comune in un comunicato stampa. Dopo il convegno condotto dal sociologo Thomas Sauvadet a febbraio e la raccolta delle testimonianze di Briochins a maggio, è arrivato “il momento delle misurazioni”.

Tutti i servizi comunali hanno così sviluppato strumenti “per avvicinarsi ancora di più alle popolazioni, adattare i sistemi e realizzare azioni concrete”.

Prevenzione, mediazione, bando per progetti

Tra questi ultimi: un bando per “attività ricreative per l’infanzia giovanile fuori dalle mura”, realizzato insieme alle associazioni di educazione popolare per questa estate 2024; la realizzazione di azioni di mediazione sociale con il reclutamento di due agenti e incontri nei quartieri denominati “Cafè dei Cittadini”; la creazione di due gruppi di lavoro guidati dal Comune a favore dei giovani, con associazioni di educazione popolare, Educazione Nazionale, attori dell’azione sociale e quelli della Polizia e della Giustizia.

Troviamo anche, alla rinfusa, l’istituzione di un progetto sulla prevenzione della partecipazione dei giovani al narcotraffico, lo sviluppo di un progetto educativo territoriale o anche l’istituzione di passeggiate esplorative, la modifica della zonizzazione dell’illuminazione pubblica, la l’acquisizione di una seconda telecamera mobile, nonché l’aumento della qualità del servizio da parte del locatore e negli spazi pubblici.

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