La seconda tappa del Tour de France, domenica tra Cesenatico e Bologna (199 km), regala il primo big wall di questa 111esima edizione con il formidabile colle San Luca che il gruppo scalerà due volte in un finale esplosivo.
Due chilometri con una pendenza media del 10,6%, con passaggi che sfiorano il 20%: la famosa salita lungo i portici monumentali che portano alla Basilica di San Luca si preannuncia come uno degli highlights della prima settimana del Tour.
La maggior parte dei corridori conosce questo muro che è regolarmente nel programma del Tour d’Emilia e del Giro dove Primoz Roglic ha devastato la concorrenza durante il prologo del 2019. “San Luca è davvero la tipica collina dei puncher e i ragazzi che giocheranno la generale non possono ignorare questo tipo di palcoscenico. Soprattutto perché abbiamo messo dei bonus in alto durante il secondo passaggio (otto, cinque e due secondi ai primi tre) . Vedo davvero lo scenario di un grande combattimento.”spiega il tracciatore del Tour, Thierry Gouvenou, che vede Tadej Pogacar “banchettare su un muro così”.
“Ogni volta che abbiamo scalato una collina del genere, abbiamo avuto una buona panoramica dello stato generale del gruppo. Se inizi a crollare qui non è un buon segno per il futuro”., aggiunge il direttore tecnico del Tour. Per “dare risalto” a San Luca il muro verrà utilizzato due volte.
Dopo il secondo passaggio in vetta, mancheranno 12 chilometri al traguardo, con un’ultima piccola salita e infine una discesa tecnica fino a Bologna. Prima di San Luca, la tappa passerà, poco prima della metà del percorso, attraverso la costa di Gallisterna (1,2 km al 12,8%), dove Julian Alaphilippe attaccò nel 2020 per vincere il primo dei suoi due titoli iridati sul circuito di Imola che sarà nel menù anche domenica.
