prima di Francia-Belgio, i Diavoli dubitano – Libération

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Per la qualificazione agli ottavi degli Europei avevamo riscontrato un pubblico più euforico. Sul campo della MHP Arena di Stoccarda, mercoledì 26 giugno, i fischi dei tifosi belgi hanno accompagnato gli ultimi tocchi di palla dei loro protetti, che tuttavia si preparavano a convalidare il biglietto per il resto della competizione grazie al pareggio contro Ucraina (0-0). Al fischio finale, la reazione tra le campate della recinzione d’acciaio è stata tale che il capitano belga, Kevin de Bruyne, ha rinunciato ad andare a salutare il pubblico e ha chiesto ai compagni di squadra di tornare con lui negli spogliatoi. Non proprio euforico, quindi. Questo perché i tifosi non perdonano ai Red Devils la scarsa prestazione e le scelte deboli di tecnico Domenico Tedesco, a cui serviva solo un pareggio per qualificarsi, ma una vittoria per assicurarsi il primo posto ed ereditare al turno successivo una squadra teoricamente più avversario conveniente.

Così la selezione belga che affronterà la Francia lunedì 1 luglio a Düsseldorf (18:00) è una squadra in preda al dubbio e alla tensione. Anche se il suo gruppo può essere considerato il più debole della competizione, ha saltato il primo turno, con una vittoria contro la Romania (2-0), ma anche una sconfitta inaspettata contro la Slovacchia (0-1), pochi giorni fa. Il suo cannoniere ufficiale, il potente attaccante Romelu Lukaku, è rimasto finora muto, goffo e sfortunato (ha infatti segnato tre gol, tutti respinti dal video arbitro), ed è al centro delle beffe. Anche se ha segnato contro la Romania, il centrocampista Kevin De Bruyne gioca al di sotto dei suoi standard, lui che conta, nel Manchester City, tra i migliori giocatori del pianeta. Quanto a Domenico Tedesco, giovane (38 anni) e poco conosciuto italo-tedesco, sta sempre peggio fuori Quiévrain.

“L’atmosfera non è buona”

Giovedì, il giorno dopo “parodia della partita» da Stoccarda (secondo il quotidiano La sera), il difensore Thomas Meunier ha espresso ai giornalisti il ​​suo disappunto per l’atteggiamento dei suoi tifosi. “Guidare sei ore per venire a insultare i giocatori, non penso che sia un obiettivo. […] Trovo che sia un peccato che le reazioni siano un po’ sproporzionate. I gesti osceni, gli insulti sui social, si è andati troppo oltre», si è lamentato l’ex giocatore del Paris Saint-Germain.

«Chiaramente l’atmosfera non è buonacommenta il giornalista Florent Malice, caporedattore del sito vallone Walfoot. Parte della stampa, soprattutto quella olandese, più critica, è già pronta a tirare fuori i coltelli contro Domenico Tedesco in caso di eliminazione contro la Francia. Da parte dei tifosi c’è stata una reazione molto emotiva. I fan avevano paura di rivivere il trauma del 2022»

Quell’anno, in Qatar, i Red Devils abbandonarono il Mondiale al primo turno, a testa bassa. A Stoccarda, un solo gol ucraino avrebbe condannato alla stessa sorte i compagni di Romelu Lukaku, e il Paese intero trattenne il fiato quando Ruslan Malinovskyi osò, a dieci minuti dalla fine, un improbabile corner diretto, respinto all’ultimo minuto dal portiere. Koen Casteels. Ma il Belgio ha tenuto duro, resta in corsa e può ancora sognare una corsa a Euro 2024. Il calcio va così: se non tutto è perduto, tutto diventa possibile. E tutto avviene molto velocemente.

Francia-Belgio, classica storica

Prima di saltare l’inizio della competizione, i Red Devils avevano gestito una fase di qualificazione quasi perfetta: sei vittorie, due pareggi, nessuna sconfitta (e ancora: il pareggio contro la Svezia era stato ratificato dalla UEFA mentre la partita non si è concretizzata, a causa all’attacco contro i tifosi scandinavi a Bruxelles il 16 ottobre). Arrivato in testa alla selezione a inizio 2023, Domenico Tedesco aveva sviluppato uno stile veloce e verticale e ringiovanito una squadra orfana di Eden Hazard, idolo del calcio belga ritiratosi a livello internazionale. “Siamo in un momento di transizione, con una generazione che si sta appena affermando. Di conseguenza, qui nessuno si aspetta di vincere Euro 2024. Si pensa più al prossimo Mondiale, ovvero Euro 2028.», sottolinea Florent Malice.

Prima c’è da giocare gli ottavi di Euro contro la squadra francese”avversario ideale», secondo il giornalista, poiché la rivalità tra i due vicini favorisce la mobilitazione generale e l’unione sacra intorno alla selezione nazionale. Questa Francia-Belgio sarà la settantaseiesima del suo genere in centoventi anni di storia del calcio, e nessuno ha dimenticato la settantaquattresima, una vittoria degli azzurri nella semifinale dei Mondiali di sera nel luglio 2018 a San Pietroburgo, che aveva alimentato risentimenti da una parte del confine e battute infinite dall’altra. In Belgio diciamo senza dubbio che una vittoria sotto forma di vendetta contro la banda di Kylian Mbappé, di per sé non del tutto brillante, permetterebbe di riconciliare tutti. “Possiamo sfidare le migliori squadre. Siamo pronti», a promis Domenico Tedesco.

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