Emozioni, meditazione e politica alla marcia in omaggio a Nahel

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memoria – Il corteo di diverse centinaia di persone ha raggiunto piazza Nelson Mandela, a Nanterre, dove l’adolescente fu ucciso un anno fa

I volti sono chiusi, gli occhi talvolta bagnati di lacrime: un anno dopo la morte di Nahel, ucciso il 27 giugno 2023 da un agente di polizia, quasi mille persone gli hanno reso omaggio sabato a Nanterre durante una marcia silenziosa in occasione delle elezioni legislative nella mente di tutti.

Il corteo di diverse centinaia di persone è partito intorno alle 14.30 per raggiungere piazza Nelson Mandela, dove l’adolescente morì un anno fa: una decina di suoi amici circondarono sua madre, Mounia Merzouk, dietro uno striscione che chiedeva “Giustizia per Nahel e per tutti”. gli altri”.

“Contro l’oblio”

Commossa, Mounia Merzouk ha ringraziato i partecipanti e ha invocato il ricordo di suo figlio, “gioioso, disponibile” e “sempre sorridente”. “Quando torno a casa, non ho più nessuno, non ho più il mio bambino”, ha detto, chiedendo che “sia fatta giustizia”.

“Ogni giorno piange”, ha detto il suo avvocato, Me Nabil Boudi.

Durante il corteo, nel quale non era visibile nessun agente di polizia, Fatma, un’attivista del collettivo Urgence Palestine del 18° arrondissement di Parigi che ha preferito mantenere il suo nome nascosto, è venuta a Nanterre “contro l’oblio. Non c’è niente: nessun processo, il poliziotto è libero e Nahel non tornerà. »

“È importante(…) Leggi di più su 20minutes

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