Adulta e vaccinata, la Hyères Design Parade inaugura la sua 18a edizione

Adulta e vaccinata, la Hyères Design Parade inaugura la sua 18a edizione
Adulta e vaccinata, la Hyères Design Parade inaugura la sua 18a edizione
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COgni anno, alla fine di giugno, la Hyères Design Parade apre le sue porte a Villa Noailles. Fondato nel 2006 da Jean-Pierre Blanc, con Andrée Putman come madrina, questo evento mira a promuovere la creazione contemporanea nel campo del design. Il clou dell’evento è il concorso, che espone i lavori di dieci giovani designer. Scelti tra centinaia di candidature da una giuria presieduta quest’anno da Fabien Cappello, i finalisti, appena usciti dalle scuole di design, si precipitano a questo “ballo delle debuttanti” per dare impulso alla loro carriera.

Tra le creazioni dell’edizione 2024, alcune idee geniali. Il designer Vassili Tchernitchko ha progettato una maniglia che può essere utilizzata con il braccio, un’alternativa pratica all’uso delle maniglie a mano nuda. Juliette Rougier, dal canto suo, realizza mobili intarsiati con scarti di canne provenzali, tradizionalmente utilizzate per realizzare ance per strumenti a fiato. Camille Sardet propone, con “Fuoco con tutta la legna”, un nuovo approccio ai combustibili domestici. Reinventa il riscaldamento a legna con una soluzione a basso impatto ambientale proveniente da risorse inesplorate, sostituendo la tradizionale danza delle fiamme dei tronchi compressi con un’alternativa più ecologica.

La lettura dei discorsi esplicativi, che abbracciano senza eccezione l’intero campo semantico delle preoccupazioni ambientali dei loro autori, conferma che i dieci finalisti non devono convincere solo per la qualità del loro lavoro, ma anche per il loro impegno verso pratiche sostenibili e innovative.

Un laboratorio di creazione giovane

Il festival si distingue dalle grandi fiere come Design Miami, Basel o PAD, che vengono spesso criticate per il loro orientamento commerciale e per la loro attenzione a una manciata di superstar dell’arte. La Design Parade, invece, è dedicata all’emergere di nuovi talenti. L’originalità di questo laboratorio della giovane scena contemporanea risiede anche nella sua cornice d’eccezione: Villa Noailles.

Costruita nel 1923 dall’architetto Mallet-Stevens e commissionata dai mecenati Charles e Marie-Laure de Noailles, questa residenza modernista offre un ambiente unico per le opere di giovani designer. Questo ambiente prestigioso contribuisce alla credibilità e alla crescente notorietà della manifestazione nel panorama internazionale.

La crescente influenza della Design Parade è palpabile leggendo l’elenco in continua espansione dei suoi partner. Quest’anno, 43 aziende e istituzioni, tra cui Chanel, Hermès, Van Cleef & Arpels, Vitra, Artek e Tectona, sostengono l’evento. Recentemente, Porsche ha aperto il festival con una performance dell’artista olandese Thomas Trum.

Le sue opere caleidoscopiche e colorate si dispiegano nel cuore della natura provenzale per celebrare al meglio il colore, elemento fondamentale dell’identità del costruttore. Tonalità iconiche come Guards Red, apparso sulla Porsche 911 930 nel 1975, Ruby Star, un magenta intenso, e Miami Blue, si mescolano per formare composizioni cinetiche che evocano il lavoro di Julio Le Parc.

Lanciando la sesta edizione della sua iniziativa itinerante globale dedicata all’arte e al design, Porsche conferma la propria svolta strategica. Il marchio mira ad andare oltre la sua immagine di casa automobilistica per posizionarsi come marchio di lusso globale, investito nel supportare i talenti emergenti nelle arti visive e nel design. Di grande impatto visivo, l’evento è stato un successo. Resta da vedere se questa iniziativa sarà sufficiente a convertire la folla dei bobo, per la maggior parte con hamburger vegani in mano, in clienti della Porsche GT3 RS (o almeno delle Taycan elettriche).

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