Nanterre. Centinaia di persone per onorare la memoria di Nahel, ucciso da un agente di polizia un anno fa

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Guidato dalla madre e dai parenti della vittima dietro uno striscione “Giustizia per Nahel e per tutti gli altri”, il corteo è partito all’inizio del pomeriggio dalla spianata Charles-de-Gaulle, a poche centinaia di metri dal Pablo-Louis. Quartiere Picasso dove viveva l’adolescente, verso piazza Nelson-Mandela dove morì l’adolescente.

“Giustizia per Nahel, giustiziata il 27/06/2023”

Dietro di loro, tanti giovani silenziosi con indosso una maglietta bianca “Giustizia per Nahel, giustiziato il 27/06/2023”. Il giovane è stato ucciso il 27 giugno 2023 da un proiettile sparato a distanza ravvicinata da un poliziotto in moto che controllava il veicolo su cui era alla guida.

Secondo gli elementi dell’indagine, il veicolo guidato da Nahel era stato fermato dal traffico a seguito di un inseguimento. Una prima versione della polizia, secondo la quale il giovane si era lanciato verso il motociclista, è stata subito smentita da un video amatoriale della scena postato sui social network.

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Vediamo i due agenti di polizia sul lato del veicolo, che puntano le pistole contro l’autista. Uno di loro apre il fuoco mentre il veicolo riparte. L’auto si è poi schiantata contro un blocco di cemento, poche decine di metri più in là. La polizia ha sostenuto che erano in pericolo di morte perché erano rimasti intrappolati tra l’auto e un muro.

L’agente di polizia è stato rilasciato a novembre

L’autore della sparatoria, Florian M., un motociclista che all’epoca dell’incidente aveva 38 anni, è stato incriminato per omicidio e imprigionato per cinque mesi. È stato rilasciato e posto sotto controllo giudiziario a novembre, dopo numerose richieste da parte del suo avvocato. Centinaia di persone hanno manifestato dopo il suo rilascio.

Una ricostruzione dei fatti è avvenuta il 5 maggio: alla presenza dei loro avvocati, dell’agente di polizia responsabile della sparatoria, del suo collega presente quel giorno e di alcuni testimoni sono state confrontate le loro dichiarazioni, in particolare per stabilire se Florian M. fosse in pericolo. di morte.

La morte di Nahel provocò rivolte di eccezionale portata in tutta la Francia. Edifici pubblici attaccati, scuole e tribunali bruciati, negozi saccheggiati: un rapporto del Senato stima che i danni causati dalle rivolte, più brevi ma più intense di quelle del 2005, fossero costati un miliardo di euro.

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