Case spaccate: la siccità di Calade resta sulla breccia

Case spaccate: la siccità di Calade resta sulla breccia
Case spaccate: la siccità di Calade resta sulla breccia
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Dall’anno scorso e dal nostro dossier dedicato all’associazione (leggi la nostra edizione di giovedì 25 maggio 2023), Calade siccità non era inattivo. “L’anno scorso nell’associazione eravamo 40 e oggi siamo 65.”spiegare Renè Vaudantil suo presidente, pochi giorni dopo l’assemblea generale del 7 giugno.

Il Caladois dice di aver ricevuto “enormemente” chiamate. E non solo dal Beaujolais: persone colpite da problemi di case fessurate legate al ritiro-rigonfiamento delle argille dei suoli che vivono nella regione parigina, Provenza O Borgogna chiese il pensionato.

“Non c’è nessuno che voglia impegnarsi su questo tema altrove e stiamo cominciando ad avere un certo pubblico, anche nazionale”lui spiega.

Creato nel febbraio 2019 da un piccolo gruppo di residenti colpiti da questo problema a Villefranche, Calade siccità mantiene l’ambizione di sostenere collettivamente i proprietari nei loro sforzi per ottenere un risarcimento: consulenza e documentazione, presenza durante le perizie, contatto e consulenza da parte di esperti assicurati, avvocati o aziende competenti o anche feedback e condivisione con altre vittime del disastro.

Membri oltre Villefranche

Di tutti i membri, più di un terzo provengono dalla stessa Villefranche, l’altro terzo dall’area urbana e pochi altri da Anse, Blacé, Chasselay, Chazay o anche Lancié. Erano 50, Sala Barmondière, durante l’Assemblea. Se alcuni casi sono riusciti ad avere successo dopo la prima siccità del 2018, René Vaudant non si preoccupa della lentezza complessiva dei processi di compensazione.

Ci sentiamo come se stessimo trascinando i piedi.”, si lamenta. E presenta il caso diAnnie Legros, tesoriera dell’associazionedove i lavori eseguiti sulla sua casa erano, secondo lei, “fatto male” per 40.000 euro ormai otto anni fa e il caso non va avanti.

Mentre il Senato recentemente respinto un disegno di legge volto a risarcire meglio le vittime delle crepe legate alla siccità, René Vaudant chiede la creazione di un fondo mentre si prevede che i disastri naturali si moltiplicheranno con il cambiamento climatico. Un’altra potenziale battaglia da intraprendere e che spera venga intrapresa dai leader politici.

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