Scomparsa di Emile (2 anni): un traguardo appena raggiunto a 10 giorni dal triste anniversario del caso

Scomparsa di Emile (2 anni): un traguardo appena raggiunto a 10 giorni dal triste anniversario del caso
Scomparsa di Emile (2 anni): un traguardo appena raggiunto a 10 giorni dal triste anniversario del caso
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Il resto dopo l’annuncio

È passato quasi un anno da quando il piccolo Emile è scomparso nell’Haut-Vernet all’età di 2 anni. Una vicenda terribile che ha scosso la Francia e che ha appena preso una piega molto triste. Come rivelato BFMFrançois Balique, sindaco di Vernet, ha firmato ufficialmente il certificato di morte di Émile questo venerdì 28 giugno.

Una firma che arriva dopo il ritrovamento delle ossa del ragazzino tre mesi fa. Questo atto è stato firmato su richiesta dei giudici inquirenti. Ma, nuovo colpo per la famiglia del piccolo, questo atto amministrativo non permette ai genitori di recuperare le ossa e i vestiti del bambino.

Già da giorni si diceva che questo certificato di morte sarebbe stato firmato. “Questo certificato formalizza la morte del bambino e consentirà alla famiglia di intraprendere le procedure amministrative e civili.“, ha indicato BFM DICI. “Il certificato di morte non restituirà la salma ai parenti e solo i magistrati inquirenti potranno rilasciare il permesso di sepoltura. Gli investigatori stanno sicuramente cercando di specificare il periodo della morte per stabilire un certificato di morte nel modo più rigoroso possibile. È lungo e triste ma il tempo della Giustizia non è quello della famiglia“, ha dichiarato un magistrato in un precedente articolo del BFM.

A che punto siamo con le indagini?

Mentre tra dieci giorni sarà un anno dalla scomparsa di Emile, le indagini proseguono e anche i nostri colleghi confermano che si sta cercando di spiegare la morte di Emile. Molte le strade e le ipotesi ancora allo studio riguardo alla morte del ragazzo. “Secondo le nostre informazioni, l’ipotesi che il bambino sia morto dopo essersi perso da solo non è ancora favorita. «Se fossimo certi che il bambino si è perso, fermeremmo tutto. E non abbiamo affatto questa certezza. Siamo lontani da ciò e stiamo ancora lavorando per non lasciarci sfuggire nulla’“, assicura una fonte vicina alla vicenda.

Un mistero che, speriamo, un giorno verrà risolto…

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