Candidati, rapporti di forza: le sfide del primo turno nei tre collegi di Cher

Candidati, rapporti di forza: le sfide del primo turno nei tre collegi di Cher
Candidati, rapporti di forza: le sfide del primo turno nei tre collegi di Cher
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Domenica 30 giugno si terrà il primo turno delle elezioni legislative anticipate. Diciotto candidati in lizza nei tre collegi elettorali di Cher. Profili, rapporti di forza: facciamo il punto sulla posta in gioco di queste elezioni.

Si conclude una campagna senza precedenti. Inaspettato, fulmineo, slegato da un’elezione presidenziale ma inserito nell’immediata successione degli europei che hanno instaurato l’estrema destra, verso cui si è diretto il 45% dei voti di Cher. È questo livello di estrema destra, questa dinamica che non cambia, e la capacità del Raggruppamento Nazionale (RN) di qualificare i candidati in ciascuna circoscrizione elettorale del dipartimento che sarà oggetto di esame questa domenica.

Due anni fa, con una partecipazione fiacca (49%), il partito lepenista è stato invitato per la prima volta, senza ancoraggio né campagna elettorale, al secondo turno in due di essi. Nessuna vittoria, nonostante la netta erosione del fronte repubblicano, ma un’impennata incontestabile. Ciò sarà confermato? Quale capacità di rimbalzo per la maggioranza presidenziale? Quale slancio per la sinistra unita? Quale peso per l’ancoraggio dei deputati uscenti?? E quale mobilitazione??

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Questo è un tema cruciale: un salto di partecipazione, abbassando la soglia di qualificazione al secondo turno, cambierebbe la situazione, favorendo i triangolari. Ricordiamo la regola: se nessuno dei candidati raggiunge la soglia del 50% al primo turno con i voti di almeno il 25% dei cittadini iscritti nelle liste elettorali, accedono al secondo turno i primi due. Ma se uno degli altri candidati riesce a raccogliere i voti di almeno il 12,5% degli iscritti, si qualifica anche per il secondo turno. Tuttavia, le indagini condotte su scala nazionale sembrano indicare un rafforzamento della mobilitazione, che potrebbe essere confermato dall’elevato numero di proxy registrate.

In corsa tre deputati uscenti

Nella prima circoscrizione, il deputato uscente del Rinascimento François Cormier-Bouligeon aveva vinto il primo turno nel 2022 (32%), davanti al giovane candidato del PS-Nupes, Alex Charpentier (24%). La RN (22%), interpretata da Julie Apricena, non aveva varcato la soglia di qualificazione. Il contesto è cambiato. Anche il casting. Sicuramente è ancora in corsa François Cormier-Bouligeon, con lo stesso vice di due anni fa, il sindaco di Fussy Denis Coquery, succeduto a Bernard Rousseau, sindaco di Pigny morto lo scorso marzo.

Ma il Nuovo Fronte Popolare (NFP) presenta un nuovo candidato. Questa volta si tratta di un profilo più politico, il deputato Berruyer all’Urbanistica Hugo Lefelle, leader del gruppo socialista nel Dipartimento, che guida la campagna insieme alla sua vice Christelle Petit, sindaco di Aix-d’Angillon. La RN, dal canto suo, ha preferito un comunicatore del partito dell’Ile-de-France, Ugo Iannuzzi, a Julie Apricena, leader della RN a Cher, che è diventata la supplente del candidato della RN nella terza circoscrizione. Un altro grande cambiamento: l’assenza della destra, storicamente ancorata in questo collegio elettorale (a lungo detenuta da Yves Fromion), nonostante gli insuccessi delle ultime elezioni. Già nel 2022 la sua incapacità di qualificarsi agli ottavi era stata un terremoto. Quale formazione trarrà beneficio da questa situazione?

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L’assenza di LR è una realtà anche nella seconda circoscrizione. Adrien Baert, il cui slancio elettorale aveva indubbiamente contato nell’eliminazione della MoDem uscente, Nadia Essayan, due anni fa, non c’è. Il volto della destra questa volta: Philippe Bulteau, sindaco di Vignoux-sur-Barangeon, non investito, ma sostenuto da LR. L’ex parlamentare non si è spenta dai giochi, dato che assume il ruolo di deputata del giovane mehunois Gabriel Behaghel, che corre sotto la bandiera degli Orizzonti.

Dopo la poco conosciuta Christine Poly, che è riuscita a raggiungere il secondo turno nel 2022 nella seconda circoscrizione, la RN presenta questa volta un giovane eletto di Méreau, Bastian Duenas. Tutti affronteranno il deputato uscente, Nicolas Sansu (PCF-NFP), che ha riconquistato il suo seggio (perso nel 2017 contro Nadia Essayan) due anni fa contro la RN. Dopo Yvon Beuchon, allora sindaco di La Chapelle-Saint-Ursin, l’ex sindaco di Vierzon scelse come vice una figura dell’agglomerato di Bourges, la sua presidente DVG Irène Félix.


Un altro uscente intende tornare sui banchi del Palais Bourbon: Loïc Kervran, nel terzo collegio elettorale, che corre sotto la bandiera del partito di Édouard Philippe, Orizzonti, che si è emancipato dalla maggioranza presidenziale e porta con sé l’ambizione di costruire un “ nuova maggioranza”. Due anni fa, l’uomo che nel 2017 aveva rubato la vicepresidenza a Yann Galut (DVG, allora PS) era nettamente in testa al primo turno (32,6%), prima di vincere, dopo una campagna condotta a ritmo frenetico, contro RN Thibaut de la Tocnaye. Questa volta ha ceduto il posto all’avvocato parigino dei media Pierre Gentillet.

Tra gli eletti impegnati al fianco di Loïc Kervran: il sindaco LR

di Saint-Amand-Montrond, Emmanuel Riotte, suo vice (successo a Nora Viviani), così come il senatore DVD Marie-Pierre Richer, o anche il sindaco di LR di Dun-sur-Auron, Louis Cosyns. Nuovi esempi di una destra divisa, al punto che LR è in lizza, con, come due anni fa, la vicepresidente del dipartimento, Bénédicte de Choulot, responsabile degli Affari sociali e dell’inserimento, che aveva fallito per creare slancio dopo la schiacciante sconfitta del suo partito alle elezioni presidenziali.

La sinistra unita punta da parte sua, in questo collegio elettorale votato alla Francia ribelle, sulla studentessa di Berruyère Emma Moreira. Nel 2022, un altro Insoumise, Alienor Garcia Bosch de Moralès, è salito sul terzo gradino del podio, ottenendo quasi 9.000 voti. Una base confermata alle ultime elezioni europee: il blocco della sinistra ha raccolto, con una partecipazione leggermente superiore, cinquecento voti in più.

Dice di essere “dormiente dal partito”.

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