Scambi piuttosto muscolari. Sabato 23 novembre, in “Che tempo!” su France 2, Léa Salamé e i suoi accoliti hanno ricevuto il regista Michel Hazanavicius, l'attore Lorant Deutsch, il comico Sébastien Thoen e il musicista Lucky Love.
“Il messaggio è stato spesso confuso”
Nel corso della serata, a proposito delle guerre in Medio Oriente e in Ucraina, sono sorte tensioni tra altri due ospiti, Élisabeth Borne e Dominique de Villepin. Quest’ultimo ha voluto ricordare a Léa Salamé: “Il messaggio è stato spesso confuso dalle diverse posizioni assunte nel tempo. E a volte non richiamo la posizioneEmanuele Macron quando visitò per la prima volta il Medio Oriente e indicò la necessità di formare una coalizione antiterrorismo. L'hai sentito come me? Non credo che fosse l'iniziativa che serviva da prendere… Lo dico perché passo la vita viaggiando”.
Sul set di France 2, Élisabeth Borne ha poi chiarito: “Credo che ci sia un inviato speciale del Presidente della Repubblica…Al che colui che è stato Primo Ministro dal 31 maggio 2005 al 17 maggio 2007 ha risposto: “Ho sentito Jean-Yves Le Drian nei giorni scorsi, ma non si tratta di nominare un inviato speciale. Preferisco vedere un certo numero di leader in tutto il mondo, che cercano di fornire un certo numero di soluzioni e proposte. E in questo caso la lotta che deve essere condotta e che la Francia non conduce abbastanza, è una lotta per difendere i principi, ciò che deve essere difeso in Ucraina e ciò che deve essere difeso a Gaza e in Medio Oriente, e soprattutto farlo. In entrambi i casi il diritto internazionale deve essere rispettato”.
L’alto funzionario ha risposto: “Qui, penso che stiamo entrando in un po’ di politica politica”. Penso che dire che la Francia non abbia affermato con forza fin dall’inizio che Israele ha il diritto di difendersi in conformità con il diritto internazionale…”. Interrompendo la statista, Dominique de Villepin esclamò: “Fermati lì, fermati lì! Lo fa nel rispetto del diritto internazionale? No, ma fermati lì, fermati lì!”.
Élisabeth Borne non ha mancato di chiedere: “Ma chi non lo dice oggi e qual è la tua soluzione magica? Quando Joe Biden dà un ultimatum a Benjamin Netanyahu che non lo rispetta, qual è la tua soluzione magica?”. “Non è da accettare!“, ha detto Dominique de Villepin, prima di essere interrotto dal deputato che è stato primo ministro dal 16 maggio 2022 al 9 gennaio 2024: “Ebbene non lo accetto, vedete i massacri nella Striscia di Gaza, non li accetto”.
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E il settantenne ha concluso sul canale del servizio pubblico: “Mi sto battendo per questo e gli Stati Uniti hanno posto il veto. Pochi giorni fa hanno posto il veto all’ennesima risoluzione su Gaza… Da allora è successo qualcos’altro, cioè che ora c’è un mandato contro Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant. Biden avrà oggi il coraggio, o meglio la mancanza di coraggio, di opporsi ancora una volta alla risoluzione? Mi dispiace, ma non credo che ci siano molti diplomatici qui. La diplomazia consiste nel riprovarci e, come vedete, in Ucraina è esattamente la stessa cosa”.
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