VINCENT FRISTOT (Verts/Ades) POTRÀ ESSERE PARTE CIVILE DELLA CITTÀ?

VINCENT FRISTOT (Verts/Ades) POTRÀ ESSERE PARTE CIVILE DELLA CITTÀ?
VINCENT FRISTOT (Verts/Ades) POTRÀ ESSERE PARTE CIVILE DELLA CITTÀ?
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Pubblicato il 26 giugno 2024

Alan Confesson, vicesindaco (LFI), “cita i nomi dei funzionari eletti che potrebbero essere “al corrente” se le rivelazioni di Canard si rivelassero accurate. Jumble: Annabelle Bretton, Pierre-André Juven, Nicolas Kada, Pierre Mériaux, Vincent Fristot, Chloé Pantel, Isabelle Peters, Laura Pfister, Lucille Lheureux…Il media online Place Gre’net, ha rivelato che la vicenda si sta allargando a nuovi protagonisti… tutti della maggioranza comunale.

In questo elenco compare il nome del misterioso signore di Avrillier, Vincent Fristot, in carica per 29 anni (!). Detentore di incarichi chiave per tre decenni, sconosciuti al grande pubblico, ha plasmato la politica urbanistica (deputato alla Città e alla Metropoli), l’energia (è presidente del GEG), la finanza (è deputato di quel settore). .

Soprannominato “il meccanico del sistema Avrillier”apparatchik grigio e meticoloso, Eric Piolle lo fece nominare dalla maggioranza comunale a rappresentare gli interessi della città costretta a costituirsi parte civile nella vicenda Piolle/Elisa Martin.

L’OPPOSIZIONE AVEVA RICHIESTA ALLA PARTE CIVILE

A nome del gruppo di opposizione di Alain Carignon, Me Thierry Aldeguer, avvocato del foro di Grenoble, ha inviato una lettera raccomandata al sindaco di Grenoble affinché la città intraprenda un’azione civile per difendere gli interessi dei residenti di Grenoble nei presunti pagamenti illeciti sarebbe stata organizzata tra Eric Piolle ed Elisa Martin, allestita con Odile Barnola, capo di gabinetto e principale collaboratrice del sindaco.

ÉLISA MARTIN (LFI): “MOSTRA 36.000 PALLONE SU UN SOLO CONTO”

Ciò avrebbe comportato il pagamento di un compenso aggiuntivo di 400 euro in contanti attraverso lo stipendio aggiuntivo concesso al dipendente. C’è dubbio sulle somme eventualmente pagate. Il “Canard Enchainé” menziona 16.800 euro mentre nella registrazione citata da Place Gre’Net, Elisa Martin parla di una cifra completamente diversa: “Mostra 36.000 palline in un account. sul conto risultano 36.000 euro” dice più volte. Questo “potenziale esplosivo” di cui parla Alan Confesson.

V. FRISTOT CREA UN IMBROGLIO GIURIDICO

Le informazioni giudiziarie aperte chiariranno soprattutto questo punto. Ma è difficile immaginare come si potrebbe tenere lontano Vincent Fristot dalla procedura aperta? Gli inquirenti possono decidere di risparmiarlo, di non andare a fondo delle informazioni perché è parte civile? Questo è un imbroglio incomprensibile.

A. CARIGNON: “DEVI CHIAREZZA E TRASPARENZA AL GRENOBLOIS”

Ve lo dico in tutta sincerità, se la procedura continua come sembra, avremo molti eletti che saranno convocati, quindi cosa accadrebbe se il vostro eletto designato fosse convocato per esprimersi? JImmagino che sia difficile per tutti voi, ma non potete lasciarvi mettere con le spalle al muro e comportarvi in ​​questo modo. Lei deve chiarezza e trasparenza ai cittadini di Grenoble e se nomini Vincent Fristot sei in pericolo” ha avvertito lunedì Alain Carignon al Consiglio comunale.

ETICA E MORALITÀ A GEOMETRIA VARIABILE

Tanto più che nel caso in cui Vincent Fristot fosse informato del piano descritto dall’ex collaboratore, la legge gli impone (articolo 40) di denunciare eventuali atti criminosi al Pubblico Ministero. In questo caso sarebbe implicato lui stesso.

Ricordiamo incidentalmente le tartuferie di Yann Mongaburu (anche lui Verts/Ades) che scopre, dopo 6 anni di vicepresidente al fianco di Christophe Ferrari, ma soprattutto dopo essere stato da lui picchiato per la presidenza, un uso abusivo della sua macchina di servizio e il trasporto tardiva relazione al Pubblico Ministero ai sensi dell’articolo 40. In nome della moralità e dell’etica reversibili. Seguito da Pascal Harder, il capo di gabinetto (Verdi) che ha svolto il lavoro di polizia per uccidere il presidente della Metropolis. Altre volte immaginiamo il ruolo che avrebbe potuto ricoprire.

A. CONFESSON (LFI) NON CONTESTA LE DICHIARAZIONI CHE AVREBBE FATTO…

Alan Confesson (LFI), dal canto suo, avrebbe presentato reclamo non per contestare i commenti da lui espressi ma sul fatto di essere stato visibilmente registrato in uno spazio pubblico (tenendo conto del rumore di fondo). La rivelazione di possibili fatti che porterebbero all’arricchimento personale di un eletto con fondi pubblici, organizzata dal Sindaco della città, sarebbe più grave del fatto stesso! Non è il messaggio ad essere condannabile ma il messaggero…

E. PIOLLE KO DAVANTI ALL’ANELLO

Con loro non rimani mai deluso. Di fronte a questo implacabile meccanismo in atto, la maggioranza comunale è paralizzata. Per evitare di rispondere Eric Piolle ripete instancabilmente che lui “non vuole salire sul ring.” (!). Preferisce essere messo KO stando ai piedi del palco. Ma capiamo che per Pierre-André Juven o Nicolas Kada la situazione può diventare insostenibile: da quando il salvataggio personale verrà prima della disciplina della macchina?

IN CHE STATO FINIRANNO GLI ELETTI ELETTI?

Per alcuni eletti un po’ alle prime armi, la barca dei pericoli è molto carica: Chloé Pantel presume le bugie sul MJC Prémol, i pericoli per la salute pubblica dell’inquinamento delle falde acquifere e l’eventuale conoscenza di fatti possibilmente criminali. In quale stato finiranno questi funzionari eletti?

UNA CADUTA COME UNA SUPPLICE CINESE

Con il suo rifiuto di assumersi la responsabilità, Eric Piolle trascina un intero campo verso la sua rovina. Parecchie volte. Ogni passo sarà doloroso come la tortura cinese. Ogni protagonista dovrà scegliere tra la verità e l’obbedienza alla setta politica. Con tutti i rischi legali.

I FEDELI E GLI OPPORTUNISTI: UN CAMPO DI ROVINE

I Rosso/Verdi usciranno stremati. Possiamo già valutare cosa sta succedendo nella terza circoscrizione con il numero dei candidati di estrema sinistra anti-Elisa Martin. Si sono schiusi in pochi giorni. Possiamo immaginare cosa accadrà alle elezioni comunali. Anche Emmanuel Bodinier, agente leale e attivo, prenderebbe in considerazione una lista. Per non parlare di tutti gli opportunisti che vivono la vita pubblica come successive e mutevoli nicchie da occupare (Stéphane Gemmani (1), Maxence Alloto…) che finiscono sempre come ausiliari. Le banderuole non svolgono mai il ruolo principale.

PER QUESTO REATO L’INEELEGGIBILITÀ È OBBLIGATORIA

Un campo di rovine. Le uniche incertezze riguardano il calendario che probabilmente permette ai più di trattenere il fiato durante l’estate. Quindi l’ordine delle accuse somiglia a un gioco d’azzardo e appartiene alle indagini. Ma il risultato è alla fine della strada. Se il lavoratore conferma le sue dichiarazioni e ne fornisce le prove, per tale reato scatta l’ineleggibilità (fino a 10 anni), salvo diversa decisione del tribunale. KO in piedi ai piedi del ring. Ma non solo.

(1) Nel “Dauphiné”, Emilie Chalas si scaglia contro Stéphane Gemmani ricordando di non aver chiesto di votare contro la candidata della LFI ELisa Martin nel 2022, e che prima a Modem, poi a En Marche aveva chiesto l’investitura della LREM su …la 3a circoscrizione elettorale dell’Isère! Siamo confusi.

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