La rabbia degli agricoltori: ingressi e uscite al porto di Bordeaux bloccati a Bassens

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Mercoledì il sindacato agricolo Coordinazione rurale (CR) accusa i distributori di praticare “margini abusivi” e di prendere di mira la grande distribuzione. In serata, un corteo di trattori ha iniziato a bloccare il porto commerciale di Bordeaux a Bassens. Dopo otto ore di viaggio da Agendiverse decine di trattori e rimorchi del CR47 hanno scaricato grandi quantità di pneumatici e rifiuti in due rotatorie per chiudere la strada che fornisce l'accesso alle strutture del Grand Maritime Port, il 7° porto più grande del paese per il traffico merci. “Non c’è più niente che entra e niente che esce”ha lanciato uno dei tanti agricoltori presenti, mentre una funzionaria sindacale, Karine Duc, lo ha segnalato “questo blocco è previsto almeno per tutta la notte”. “È in questi porti che importiamo cereali che non sono soggetti agli stessi standard dei nostri, e questo è qualcosa che vogliamo denunciare”aggiunge.

Gli agricoltori hanno scaricato pneumatici per bloccare l'accesso al porto di Bordeaux ©Radio Francia
Antonio Jeuffin

“Comprano prodotti esteri anche se siamo proprio lì accanto”

Durante la giornata hanno avuto luogo gli agricoltori del Coordinamento Rurale bloccato l'accesso a un centro acquisti del marchio Leclerc a Beychac-et-Caillau sulla RN 89. “Comprano prodotti stranieri anche se siamo proprio lì accanto, abbiamo visto poco fa un altro camion lituano”ha denunciato Hippolyte, un allevatore non iscritto al sindacato di 22 anni che preferisce non rivelare il suo nome.

Gli agricoltori del coordinamento rurale si sono mobilitati tutta la notte da mercoledì a giovedì a Bassens
Gli agricoltori del coordinamento rurale si sono mobilitati tutta la notte da mercoledì a giovedì a Bassens ©Radio Francia
Antonio Jeuffin

Sulla strada per Bordeaux, l'altro corteo partito da Lot-et-Garonne, storica roccaforte della CR, ha scaricato rifiuti davanti agli ingressi di un negozio Leclerc a Marmande, rimproverando il marchio “prezzi esorbitanti”. “Oggi il consumatore viene derubato e anche noi, questi margini abusivi della distribuzione di massa, basta!”stima José Pérez, copresidente di CR47. Lui e la sua controparte Karine Duc, espulso martedì sera dalla polizia dalla prefettura di Agenha chiamato mercoledì mattina il Primo Ministro.

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