tenuti sotto controllo, gli azzurri finirono secondi nel loro girone

tenuti sotto controllo, gli azzurri finirono secondi nel loro girone
tenuti sotto controllo, gli azzurri finirono secondi nel loro girone
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Incapace di battere la Polonia (1-1) e di finire prima nel proprio girone, la squadra francese dovrà alzare il proprio livello per sperare di vincere l’Euro. La strada è ancora molto lunga.

Inviato speciale a Dortmund

Senza troppa convinzione, con i volti stanchi e stanchi, i Blues applaudono i 12.000 tifosi francesi presenti martedì sera al Signal Iduna Park. Prima di dirigersi velocemente negli spogliatoi, a testa bassa. Peccato. Consapevoli di aver mancato l’appuntamento. Impossibilitati a battere la Polonia (1-1), già eliminata prima di questa partita, i francesi non meritano di meglio. Hanno fatto troppo poco per vincere e finire in testa al girone D, dominato dagli strepitosi austriaci, vittoriosi sull’Olanda (2-3). A turno, vai alla parte più difficile del tavolo. Tanto meglio, non dovrai più fare calcoli. Non avrai più paura.

Le scelte forti di Deschamps

Non volendo cambiare i suoi piani e i suoi uomini quando gli dà soddisfazione, l’allenatore martedì sera ha innovato piazzando il suo “preferito” Antoine Griezmann in panchina, preferendo una linea a tre Rabiot-Tchouaméni-Kanté a centrocampo. Nell’animazione offensiva, con il ritorno del suo capitano mascherato Kylian Mbappé, si è affidato alla freschezza di Bradley Barcola, esordiente titolare con i Blues, a scapito di Marcus Thuram e al rinnovo di Ousmane Dembélé. L’idea era chiara. Presunto. Mette in difficoltà la difesa polacca con percussioni e velocità sulle fasce e la conclusione di Mbappé. Per un risultato più che misto.

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Blues più inefficaci…

Sotto il sole cocente di Dortmund, costringendo i giocatori a fare delle pause per rinfrescarsi, non sempre tutto è andato come previsto. La colpa è di un’evidente inefficienza, come nei due precedenti contro Austria (0-1) e Olanda (0-0). Che si tratti di Hernandez (11e), Dembelé (19e) o Mbappé (42e,45e, 49e50e), con i Blues amorfi per ben venti minuti del primo atto, tutti si sono scontrati con il portiere Skorupski. Da vicino, da lontano. In superficie. Al di fuori. Esasperante. Ma deja vu in questo Euro. A fianco, Mike Maignan, imperiale (6e15e34e), in particolare contro Robert Lewandowski, ha confermato il suo ottimo inizio di competizione, segno di una difesa esigente.

Mbappé eguaglia Fotaine, il gruppo D si lascia prendere la mano

Nel frattempo, dalla parte dell’Olympiastadion di Berlino, gli olandesi e gli austriaci hanno lottato duramente (1-1.56). Questo risultato, combinato con il pareggio dei Blues (0-0), ha portato l’Olanda in vantaggio, davanti alla Francia… Prima che Dembélé uscisse finalmente dall’area e venisse ricompensato provocando un rigore dopo l’ennesimo gol. Un’offerta trasformata da Mbappé (1-0, 56esimo) autore del suo primo gol in un Europeo e che eguaglia Just Fontaine nel numero di gol segnati con i Blues nei principali tornei (Mondiale + Europei) con tredici unità. Tre minuti più tardi l’Austria torna in vantaggio (1-2, 59°), permettendo ai francesi di occupare il famoso, tanto ambito, primo posto. Come un perfetto allineamento dei pianeti.

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Lewandowski sveglia la Polonia e un intero stadio

Sarà il calore, la qualità degli azzurri, l’apporto degli entrati (Giroud, Griezmann, Camavinga al posto di Barcola, Kanté, Rabiot, 61′)e), resta il fatto che dopo il punteggio d’apertura la Polonia è apparsa frastornata e senza soluzione… Solo che in una partita di questo livello, anche contro una selezione già eliminata, bisogna mettersi al riparo e chiudere la partita. Ciò che la Francia non sa fare in questo Europeo. Momento scelto da Robert Lewandowski, dopo un fallo di Upamecano su Swiderski (74e) in area, per ingannare Maignan dopo un rigore parato… ritirato e finalmente riuscito (1-1, 79e), suscitando l’ira della panchina francese. Un gol che ha svegliato i 25.000 tifosi polacchi e ha ravvivato un’intera selezione. Ma soprattutto l’assetto francese era stravolto, smarrito, smunto e in cerca di ossigeno nella fornace del Dortmund. La conferma che il calcio non sempre significa molto.

Un (brutto) risultato che cambia tutto

Didier Deschamps potrebbe aver alzato la voce, arringando i suoi giocatori sulla linea laterale, nella speranza di ribaltare la situazione con la sorprendente vittoria degli austriaci sull’Olanda (2-3), i suoi uomini non avevano più motore. Con soli cinque punti in tre partite e due piccoli gol sul cronometro, la squadra francese non merita niente di meglio del secondo posto dietro all’Austria. La missione è fallita. Nell’8e in finale, Belgio, Ucraina, Romania o Slovacchia (in parità prima dell’ultima partita di mercoledì) affronteranno i Blues. Ma soprattutto, con questo pessimo risultato (1-1), i vicecampioni del mondo finiscono nella parte più difficile della classifica insieme a Germania, Portogallo e perfino Spagna. Erano stati avvertiti. E non meritare di più.

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