I deputati approvano in commissione un disegno di legge della insoumise

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Il testo sarà esaminato il 28 novembre in una seduta pubblica presso l'Assemblea durante la nicchia parlamentare della LFI.

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Pubblicato il 20/11/2024 13:35

Aggiornato il 20/11/2024 13:43

Tempo di lettura: 3 minuti

type="image/avif">>Deputati all'Assemblea Nazionale, durante una sessione di interrogazioni al governo, 19 novembre 2024. (TELMO PINTO/NURPHOTO/AFP)>>
Deputati all'Assemblea nazionale, durante una sessione di interrogazioni al governo, 19 novembre 2024. (TELMO PINTO/NURPHOTO/AFP)

Una prima vittoria per la sinistra che vuole abrogare la riforma delle pensioni. Il disegno di legge che prevede la riduzione dell'età pensionabile da 64 a 62 anni è stato adottato mercoledì 20 novembre dalla commissione Affari sociali. Il testo, presentato dal gruppo La insoumise nell'ambito della sua nicchia parlamentare, sarà esaminato il 28 novembre in una seduta pubblica presso l'Assemblea.

In commissione, la proposta è stata approvata con 35 voti della sinistra e del Raggruppamento Nazionale, contro 16 voti delle file del centro e della destra. La riforma adottata nel 2023 sotto il governo di Elisabeth Borne è stata “democraticamente e socialmente ingiusto ed economicamente inefficiente”ha sostenuto il relatore del testo, il deputato della LFI Ugo Bernalicis. “È lo stesso [texte] dei nostri, e non siamo settari”ha reagito il deputato del RN Thomas Ménage, il cui partito aveva presentato a fine ottobre una proposta simile, che la sinistra non aveva appoggiato.

Il disegno di legge approvato mercoledì non riguarda solo l'età pensionabile legale, ma anche il periodo contributivo. Quest'ultima viene ridotta da 43 a 42 rendite, il che equivale anche ad abrogare la riforma portata avanti nel 2013 dal ministro socialista Marisol Touraine durante il quinquennio di François Hollande. Un emendamento presentato dai centristi del gruppo Liot per preservare la riforma della Touraine è stato respinto. I socialisti, che avrebbero preferito mantenere questa riforma del 2013, hanno deciso nonostante tutto di approvare il testo complessivo.

La sinistra afferma di poter portare fino in fondo la sua proposta di abrogazione. Dopo aver esaminato il testo nell'emiciclo della prossima settimana, ha già previsto di inserirlo all'ordine del giorno del Senato il 23 gennaio, in una nicchia comunista, poi in seconda lettura all'Assemblea nazionale del Senato il 6 febbraio, questa volta in uno spazio dedicato agli ambientalisti.

I rappresentanti della coalizione di governo hanno messo in guardia contro un testo “non serio” et “irresponsabile”. “Dobbiamo essere onesti con i francesi: se questa riforma viene abrogata, certo potranno andarsene a 60 anni, ma con una pensione molto più bassa”ha sostenuto la deputata macronista Stéphanie Rist.


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