A cura della CE
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aggiornato alle 9:04
Dominique Chargé assicura inoltre che gli standard produttivi degli agricoltori francesi “sono superiori” rispetto a quelli dei paesi del Mercosur, con i quali un accordo europeo di libero scambio è nelle fasi finali dei negoziati.
La rabbia continua a crescere tra gli agricoltori, che dallo scorso fine settimana hanno lanciato azioni di protesta in tutta la Francia. Tra le principali richieste c'è l'accordo di libero scambio tra UE e Mercosur che consentirebbe ai paesi sudamericani di esportare alcuni prodotti alimentari nel Vecchio Continente in esenzione da dazi doganali. Per Dominique Chargé, presidente della Cooperazione agricola, l’attuale accordo, non ancora firmato dai membri dell’Unione europea, “esporre [les agriculteurs] ingiustamente in settori già in difficoltà”come l'industria della carne bovina.
Secondo l’accordo con il Mercosur, in Europa potrebbero essere importate 99.000 tonnellate di carne bovina, ovvero l’1,6% della produzione UE. “Solo perché non equivale a molto non significa che sia un buon affare.”il giudice Dominique Chargé, ospite questo mercoledì mattina su Radio Classique. “Produrre in Francia costa il 20% in più che nel resto d’Europa”assicura il presidente della Cooperazione agricola, che aggiunge “anche gli standard produttivi sono più alti” rispetto a quelli dei paesi del Mercosur.
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Una “preoccupazione” legata al bilancio
Sul bilancio 2025, in discussione al Senato, Dominique Chargé non nasconde la sua “preoccupazione”. “Non spetta all’industria agroalimentare, che impiega più di 400.000 persone in Francia, pagare il bilancio”canta il rappresentante delle cooperative agricole francesi. Si rammarica inoltre che, con lo scioglimento dell'Assemblea deciso da Emmanuel Macron, “tre mesi” sono andati perduti nei negoziati relativi agli agricoltori.
Quest’ultimo mercoledì sarà all’opera nel Sud-Ovest, mentre il primo sindacato agricolo, la FNSEA, ha accolto con favore “prima vittoria” con l'annuncio del voto dell'Assemblea nazionale sull'accordo con il Mercosur. Sull'autostrada A9, al casello di Boulou (Pirenei Orientali), martedì gli agricoltori del Coordinamento Rurale hanno istituito un posto di blocco, bloccando i camion delle merci ma lasciando passare le auto, a una decina di chilometri dalla frontiera spagnola.