Una sorta di “grande paura” attanaglia gli eletti locali, quasi ovunque nel Paese. E se alle elezioni comunali del 2026 il numero dei candidati crollasse? A settembre, il presidente dell'Associazione delle piccole città francesi, il sindaco (Partito socialista) di Barentin (Senna Marittima), Christophe Bouillon, ha puntato i piedi: “Non possiamo immaginare che i funzionari eletti crolleranno. Attenzione! Se non stiamo attenti, il rischio è grande, davvero molto grande, che un fallimento dei sindaci porti a un crollo democratico e persino a un blackout territoriale. »
In questo contesto, le statistiche sulle dimissioni dei sindaci vengono attentamente esaminate. Perché danno un'indicazione imperfetta dello stato d'animo delle truppe. Dall’inizio del mandato dei sindaci eletti durante le elezioni comunali di giugno 2020, “Si sono dimessi 2.400 sindaci e sono vacanti 57.000 consiglieri comunali”ha precisato lunedì 18 novembre il ministro del Partenariato con i Territori, Catherine Vautrin Le Figaro. Un anno e mezzo prima, il governo aveva citato la cifra di 1.293 dimissioni. Secondo M. circa 1.100 sindaci avrebbero quindi lasciato le loro funzioni tra aprile 2023 e ottobre 2024Me Vautrin.
Un peggioramento sorprendente, anche se spesso si registra un picco nel medio periodo. L'accelerazione è stata misurata da Martial Foucault, professore a Sciences Po Paris, che ha lavorato a lungo sul tema degli eletti locali. Nel corso del mandato 2008-2014, ricorda, la media delle dimissioni è stata di 150 all'anno; nel 2014-2020 erano 250 all’anno; dal 2020 al 2023 sono stati 450 all’anno. Da parte sua, il gabinetto di MMe Vautrin fornisce queste medie: 485 dimissioni annuali rispetto al mandato precedente; 529 dal 2020.
Piangere dal cuore
Questi elementi, ripresi dal Direttorio nazionale degli eletti (RNE), vanno però presi con le pinze, come precisa lo stesso Viminale. In effetti, la definizione dei motivi di dimissioni presi in considerazione nella RNE si è evoluta, il loro numero è passato da sei a undici nel 2021, e variano anche i dettagli che le prefetture forniscono nella RNE. I confronti a lungo termine sono quindi azzardati.
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D’altro canto, le testimonianze lasciano pochi dubbi sul timore di un “crollo democratico”. Al congresso dell'Associazione dei sindaci di Francia (AMF), che si svolge a Parigi dal 19 al 21 novembre, Jean-Luc Lentier, sindaco (varie a sinistra) di Vézac (Cantal), ha sfidato Catherine Vautrin: “Siamo stufiha detto. Signora Ministro, penso che tra due anni ci saranno molti meno sindaci perché di più non possiamo sopportarne…”
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