Una cinquantina di agenti degli asili nido intercomunali della Comunità dei Comuni di Pont du Gard sono stati in sciopero questo martedì e hanno manifestato davanti alla sede dell'intercomunale a Remoulins, su appello del CFDT Interco Gard, con il sostegno di numerosi genitori.
“Il pannolino è pieno”: lo slogan visto sul cartello di un manifestante questo martedì mattina la dice lunga sullo stato d'animo degli assistenti all'infanzia del CCPG. Erano una cinquantina, sugli 80 che compongono l'intercomunale, a manifestare per rivendicazioni nazionali, portate avanti dal movimento “No bimbi negli spogliatoi”, ma anche per rivendicazioni locali, sulla loro retribuzione, sull'organizzazione del servizio e più in generale la considerazione loro riservata.
A livello locale gli scioperanti chiedono il bonus di attrattiva CAF, di 100 euro netti al mese, misura già applicata in altri comuni. “Alès ha votato a favore, ci sono comunità che lo fanno”sottolinea Cédric Marrot, segretario dipartimentale CFDT Interco Gard, venuto a Remoulins in sostegno di questo movimento “partendo dalla base, siamo qui per sostenerlo e strutturarlo”aggiunge Olivier Augras, della sezione sindacale del CCPG. «Chiediamo anche più trasparenza sui bonus, qui alcuni hanno 50 euro, altri 300, vogliamo anche più personale per compensare le assenze, e non sostituzioni che arrivano una dopo l'altra, e vogliamo personale qualificato»spiega Séverine, tra i manifestanti.
Nel complesso, di fronte alla mancanza di risorse, i manifestanti denunciano “Maltrattamenti istituzionali, non abbiamo otto braccia”. “Facciamo il meglio che possiamo”continua Myriam, che lo deplora “La qualità dell’accoglienza è sempre più compromessa. » Gli scioperanti denunciano anche un'organizzazione inflessibile, con date di ferie fissate dalla gerarchia, e chiedono una settimana volante di ferie per agente, una richiesta da parte di coloro “che non costano soldi”sottolinea Olivier Augras.
Sul posto, i manifestanti lamentano la mancanza di dialogo sociale: “vogliamo essere ascoltati, sono due anni che parliamo, ma abbiamo la sensazione che non serva”sussurra Karine. Séverine, dal canto suo, lo chiede agli eletti “venire a vedere sul campo” la situazione all’interno degli asili nido. Il movimento è stato molto seguito e ha causato la chiusura questo martedì dei cinque asili nido e dei due microasili nido gestiti dal CCPG, ad eccezione di una parte di quello di Remoulins.
Il direttore generale dei servizi del CCPG ha ricevuto una delegazione in tarda mattinata. “Ha ascoltato, l’incontro è durato più di due ore”riferisce Olivier Augras. I manifestanti “si sono espressi e sono stati ascoltati”dice, e questo mercoledì sera è stato fissato un appuntamento presso la sede dell'intercomunale per un incontro con gli eletti. “Ora tocca a loro farci delle proposte”conclude il sindacalista.