Cantante-rapper trilingue con una storia unica, Saint Levant trascende i confini tra poesia, impegno e introspezione. Lunedì, all’Ancienne Belgique di Bruxelles, l’artista 24enne ha reso un vibrante tributo a Gaza, la sua terra natale, mescolando ricordi intimi e sostegno politico.
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Giornalista nel settore editoriale
Par Candice BussoliPubblicato il 19/11/2024 alle 13:04
Tempo di lettura: 5 minuti
JSento il rumore delle bombe nel sonno. Ma non ho mai sentito il suono della sconfitta in vita mia. Perché siamo una nazione di sognatori sfollati”, canta, in perfetto inglese, l’artista Saint Levant mentre sale sul palco. Mentre la sua iconica canottiera bianca è rimasta nel suo armadio, il giovane artista ha affascinato la folla dove c’erano numerose kefiah e bandiere palestinesi. Pochi minuti prima dell’apparizione del rapper, il pubblico ha gridato all’unisono: “Palestina libera e libera”. Tre parole che ritorneranno per tutta la serata.
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