Il malcontento degli attori della prima infanzia trasmesso in Guyana – Mo News

Il malcontento degli attori della prima infanzia trasmesso in Guyana – Mo News
Il malcontento degli attori della prima infanzia trasmesso in Guyana – Mo News
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Un movimento nazionale si rilancia questo martedì in Guyana, su appello dei professionisti del settore della prima infanzia.

Lo hanno annunciato, lo hanno fatto! I professionisti raggruppati nell'Unione Territoriale della Prima Infanzia della Guyana e nella Federazione Dipartimentale delle Strutture di Accoglienza della Prima Infanzia della Guyana si uniscono al movimento nazionale “No babies in the locker”.

Associati ai genitori, questi attori del settore intendono denunciare “una politica per la prima infanzia ritenuta inefficace
da più di 15 anni questa manifestazione vuole essere un grido d'allarme sui pericoli legati alla mancanza di
risorse fornite agli istituti di assistenza all’infanzia (ECJE) e il crescente deterioramento del settore dell’assistenza all’infanzia prima infanzia oltre ciò che è ragionevole e sopportabile da manager e professionisti”.

Ritardi nei pagamenti e conseguenze

Interrogata sul problema con noi, Solène Fleurival, presidente di UTEPE, indica: “In Guyana, oltre a mettere in discussione l’importanza della prima infanzia, territorio che ha uno dei tassi di natalità più alti di Francia, constatiamo che la situazione è ancora più critica. Si segnalano gli ostacoli operativi e comunicativi, generati dagli organismi pagatori e di controllo (Municipati, CAF, PMI, CTG).
In un momento in cui il Caf manifesta la volontà di creare 600 posti negli asili nido entro il 2027, molte strutture sono sull’orlo del fallimento, alcune sono state chiuse di recente e molte altre rischiano di scomparire, se non si adottano rapidamente misure di emergenza».

Nel mondo della prima infanzia c’è grande preoccupazione, per questo i suoi rappresentanti chiedono con urgenza “ organizzare un incontro con tutte le parti interessate della prima infanzia che garantiscono la salute, la sicurezza, il benessere e lo sviluppo dei bambini”.

Secondo le due federazioni locali, il 96% degli stabilimenti della Guyana, per un totale di quasi 1.900 posti, sono chiusi questo martedì mentre dall'asilo nido è stata organizzata una marcia Parola di figlio a Zefiro.


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