La 40a campagna Restos du coeur inizia questa settimana negli 11 centri del dipartimento. Dopo un anno difficile (il numero dei pasti serviti è diminuito del 34% a causa delle difficoltà finanziarie dell'associazione), la situazione finanziaria sta migliorando e le tariffe stanno diventando più flessibili.
“Nel 2023 abbiamo dovuto stringere le viti… L'associazione era in difficoltà, abbiamo accolto un po' meno persone a causa di proporzioni meno favorevoli”, si rammarica Aline Rivière, presidente della filiale dell'Aveyron dell'associazione. Un calo “artificiale” secondo lei, perché i bisogni erano sempre gli stessi, ma un calo molto significativo.
A partire dal numero dei pasti distribuiti: 386.593 tra il 15 marzo e il 31 ottobre 2024 a fronte, per lo stesso periodo del 2023, di 585.395 pasti distribuiti. Si tratta di un calo del 34%. Per quanto riguarda le famiglie accolte, il calo è “solo” del 9,4% con un totale di 2.253 famiglie seguite.
Questa settimana inizia la campagna invernale per i Ristoranti. Durerà fino al 15 marzo e rappresenta un passo importante: «Questo ci permette di rivedere le famiglie, di rivalutare le loro risorse», spiega il presidente. Buone notizie per i beneficiari: «Le finanze sono tornate in equilibrio e i bilanci diventeranno più flessibili», annuncia Aline Rivière.
Tre “obiettivi” per questa nuova campagna
Per questa nuova campagna, i Restos de l'Aveyron hanno tre “bersagli”, come spiega il presidente: famiglie monoparentali, persone con condizioni di disagio abitativo (ora con scale più vantaggiose per queste due categorie) ma anche neonati. Lì, i criteri sono stati rivisti anche con l'accoglienza per 0-36 mesi rispetto a 0-18 mesi in precedenza.
Questa è la quarantesima campagna per Restos du coeur. Il primo, nel 1985, ha mobilitato 5.000 volontari in circa 600 punti di distribuzione e ha servito gratuitamente 8,5 milioni di pasti. La 39a campagna, nel 2023-2024, ha registrato 163 milioni, quasi venti volte di più, grazie all’impegno di 75.000 volontari regolari, e 30.000 occasionali, in 2.348 luoghi di accoglienza.
A livello nazionale, le famiglie monoparentali rappresentano attualmente quasi un quarto delle persone accolte e quasi la metà dei beneficiari ha meno di 25 anni.
Come aiutare Restos du coeur?
“Siamo sempre alla ricerca di volontari, soprattutto per le raccolte”, afferma Aline Rivière. «Per quanto riguarda le distribuzioni, in generale siamo ben attrezzati, vorremmo invece il rafforzamento dei volontari con competenze, per la ricerca di mecenatismo, l'aiuto alla tesoreria, in termini di comunicazione o organizzazione di eventi». A buon intenditore!