A Issy-les-Moulineaux, il torneo europeo di calcio si gioca in sedia a rotelle!

A Issy-les-Moulineaux, il torneo europeo di calcio si gioca in sedia a rotelle!
A Issy-les-Moulineaux, il torneo europeo di calcio si gioca in sedia a rotelle!
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Niente Mbappé, né Griezmann in campo, ma si trattava proprio di una Coppa europea di calcio quella che si è giocata questo fine settimana nella città sportiva di Issy-les-Moulineaux (Hauts-de-Seine). Dieci club provenienti da sei paesi del vecchio continente si sono sfidati per tre giorni, in partite da 4 giocatori contro 4 seduti su poltrone dotate di paraurti per calciare un pallone, tre volte più grande del classico pallone da calcio.

In finale, il club organizzatore, l’Upsilon Châtenay-Malabry Association, è stato sconfitto dai londinesi Aspire (1-0). Un posto finalista debitamente salutato dal gioioso kop dei tifosi locali.

Creato in Francia all’inizio degli anni ’90, il calcio in carrozzina è l’unico sport di squadra competitivo rivolto ai disabili gravi. È anche uno dei pochi aperti a squadre miste. “Qui non è in gioco la forza fisica, bensì il senso collettivo”, spiega Habd-Eddine Sebiane, presidente del club Châtenay-Malabry.

La Coppa Europa delle squadre di calcio in carrozzina organizzata dal club Upsilon Châtenay

L’ex giocatore, quattro volte campione francese e finalista della Coppa del Mondo nel 2007, è un punto di riferimento nel settore. “Ho iniziato a 12 anni, mi ha dato la sensazione di poter creare, di poter realizzare cose”, spiega l’uomo che ha fondato il suo club nel 2005 con un credo: “Portare gli sport per disabili fuori dai centri specializzati”.

L’allenatore francese si chiama… Deschamps!

Dopo il 2013, la Coppa dei Campioni si è quindi fermata all’Hauts-de-Seine e l’Upsilon Châtenay, che milita in prima divisione, è andato vicino all’impresa. Una soddisfazione per il suo allenatore, che ha la particolarità di avere lo stesso nome di un certo Deschamps.

“Una finale per la nostra seconda partecipazione a questa Coppa dei Campioni è enorme”, confida Steve Deschamps, 35 anni. Dopo 15 anni di volontariato all’interno del club, questo ex istruttore di attività fisiche adattate in un centro di riabilitazione funzionale dell’Essonne segue al 100% il suo gruppo di giocatori dell’Ile-de-France ma anche della Provincia. Al ritmo di tre sessioni di allenamento a settimana.

“Questi atleti suscitano rispetto e il nostro sport merita di essere meno frainteso”, conclude Habd-Eddine Sebiane, che è riuscito a chiudere un budget a 6 cifre per questo evento internazionale grazie al sostegno di numerosi partner come l’Agenzia Nazionale dello Sport Autorità, la Regione Ile-de-France o Axa Atout Coeur.

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