L’influencer Selma Mansouri incriminata e incarcerata

L’influencer Selma Mansouri incriminata e incarcerata
L’influencer Selma Mansouri incriminata e incarcerata
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Selma Mansouri, una madre con un ampio seguito sui social network, è stata incriminata per aver aggredito e rapito due giovani che avrebbero voluto lanciare bombe molotov contro la sua auto.

Sui social ha un po’ di notorietà. Abbastanza comunque per suscitare il risentimento che l’avrebbe portata a essere presa di mira da un attacco telecomandato dai social network. Ma da sabato 15 giugno Selma Mansouri, madre e influencer sui social, è in carcere.

È stata incriminata per “rapimento e sequestro”, “violenza aggravata”, “rapina con armi” e “diffusione di registrazioni di immagini relative alla commissione di un attentato intenzionale all’integrità della persona”, ha appreso da BFMTV.com una fonte vicina alla vicenda, confermando l’informazione di Le Parisien.

Sequestro e violenza

I fatti che hanno giustificato l’apertura di questa indagine giudiziaria affidata ad un gip del tribunale di Pontoise sono gravi. Risalgono a giovedì 13 giugno in serata. Selma Mansouri è nella sua casa di Montigny-lès-Cormeilles a cucinare per i suoi figli quando viene avvisata che due uomini, armati di bombe molotov, si trovano davanti a casa sua.

I due giovani fuggono ma vengono catturati dai giovani del paese ma anche da Selma Mansouri. Ne consegue per loro una scena di incredibile violenza. Come racconta Le Parisien, le vittime vengono picchiate, spruzzate di gas lacrimogeno, minacciate con un coltello alla gola e poi riportate a casa dell’influencer.

Lì vengono commesse nuove violenze. Ai giovani viene ordinato di spogliarsi e poi filmati mentre vengono trattenuti dai serflex, questi lacci di plastica che stringono. Alla fine riusciranno a scappare.

Diversi attacchi

I due uomini sporgeranno denuncia. Agli inquirenti spiegheranno di essere stati reclutati sui social network. In cambio di 300 euro a testa, il loro sponsor, di cui non conoscono la vera identità, ha chiesto loro di lanciare bombe molotov contro questo padiglione. Anche in questo caso affermano di non sapere a chi appartiene questa casa e di averlo fatto solo a causa del denaro promesso.

Messa in custodia dalla polizia, Selma Mansouri ammetterà tutto, spiegando di aver “perso il controllo” in un contesto di molestie che dura da mesi. Lo scorso dicembre aveva sporto denuncia per un’aggressione avvenuta davanti alla sua abitazione durante la quale era stata colpita da due persone. E questi non sarebbero gli unici fatti di cui è vittima.

Selma Mansouri fornirà agli investigatori il nome di un influencer dal quale non ha rapporti, che designerà come sponsor dell’attacco con bombe molotov. L’uomo, con cui continua a regolare i conti in rete, è stato per un certo periodo posto in custodia di polizia, prima di essere rilasciato.

L’influencer è stata incriminata e posta in custodia cautelare, per la gravità dei fatti di cui è accusata ma anche per l’impatto, soprattutto sui social network, di questa vicenda. “Sono rattristato dal fatto che una giovane donna si trovi in ​​custodia cautelare dopo diverse denunce di aggressioni”, lamenta il signor Tom Michel, il suo avvocato. “Le autorità pubbliche non tutelano sufficientemente queste persone, personalità a rischio”.

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