È la fine di una saga, a Charlesbourg, mentre i cittadini approvavano il progetto immobiliare sul terreno dell’ex chiesa Maria-Goretti, dopo 13 anni di procrastinazione.
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“Finalmente!” – ha esclamato il consigliere comunale responsabile dell’Interazione dei Cittadini, Claude Lavoie. “La prima parola che mi è venuta in mente stamattina quando mi sono svegliata è stata “sollievo”. Abbiamo davvero trovato una via d’uscita. Abbiamo il progetto giusto al posto giusto”.
Domenica ai vicini del sito è stato chiesto di votare in un referendum. Dei 1.023 aventi diritto al voto, 492 hanno esercitato il diritto di voto, ovvero il 48% degli elettori. Alla fine 305 persone hanno votato a favore delle modifiche normative che consentono la realizzazione del progetto; 184 hanno votato contro.
“Di conseguenza, il regolamento è approvato”, ha confermato domenica sera la città del Quebec in un comunicato stampa.
Immobile non a norma
Il progetto può quindi realizzarsi sul sito, che comprende già un edificio di 63 unità abitative in cui vivono i residenti, ma la cui costruzione è stata interrotta diversi anni fa dall’ex promotore. Questo edificio non è a norma e i proprietari non possono assicurare il loro alloggio. “Finalmente potranno voltare pagina e il progetto potrà andare avanti”, ha commentato Lavoie, che ha accolto con favore la mobilitazione dei cittadini in entrambi i campi.
Il progetto sul tavolo prevede l’inserimento di 36 unità, comprese le villette a schiera. La costruzione inizierà nella primavera del 2025 e i lavori saranno ripartiti su un periodo di 18 mesi.
La saga in questa vicenda dura dal 2011 e ha avuto molteplici colpi di scena, tra cui una prima richiesta di referendum e il coinvolgimento di un mediatore, negli ultimi mesi, per risolvere l’impasse. Per il signor Lavoie, questo intervento ha permesso di portare avanti le discussioni.
Villeneuve è felice
Anche il leader dell’opposizione ufficiale, Claude Villeneuve, si è rallegrato di questo risultato. “È una cosa molto buona. È interessante che ci sia un progetto che sta arrivando e che viene accettato dalla comunità e che poi abbiamo potuto verificarlo nel modo giusto. È interessante quando ci sono cittadini che si mobilitano a favore di un progetto, quando non ascoltiamo solo le persone contrarie, le persone che hanno rimostranze. Quindi siamo soddisfatti e stiamo cercando di portare avanti questo progetto già da tempo sotto la precedente amministrazione”.
— Con la collaborazione di Dominique Lelièvre
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