Ginevra: un ladro viene sorpreso in possesso di una chiave SIG

Ginevra: un ladro viene sorpreso in possesso di una chiave SIG
Ginevra: un ladro viene sorpreso in possesso di una chiave SIG
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Il 13 maggio un uomo di 42 anni è stato arrestato dai doganieri mentre cercava di fuggire verso la Francia. Al momento del suo arresto, aveva in suo possesso “una chiave SIG (Services Industrielles de Genève) di dubbia provenienza”. Sono le parole dell’ordinanza penale del 14 maggio (leggi box). Si scopre però che il quarantenne è indagato per furto, danni materiali e ricettazione. Come spiegare la presenza di questo lasciapassare che dà accesso agli edifici di Ginevra nelle mani di questo imputato? Quali sono i rischi?

«A Ginevra circolano circa 14.000 chiavi SI (o SIG), afferma Isabelle Dupont Zamperini, direttrice delle pubbliche relazioni della SIG. Chi lo possiede? “Più della metà sono nelle mani di “agenti statali”, vale a dire polizia, vigili del fuoco, SIG, servizi statali e comuni”, continua. Possono richiederlo anche gli installatori elettrici; aziende che devono intervenire su impianti di sicurezza; agenzie immobiliari ma anche falegnami, installatori di antenne e reti di comunicazione e perfino assistenti domiciliari.

Queste chiavi danno accesso agli edifici e permettono di aprire locali tecnici, come un armadio contenente un contatore o le cantine di un edificio, “ma in nessun caso aprono una casa!” insiste il portavoce.

Negli ultimi dieci anni sono andate perdute 4.642 chiavi e 436 rubate. Uno ovviamente è finito nelle mani del maligno quarantenne. Come? Mistero. «Fino al 2018 circa, quando veniva rubata una chiave, bisognava sporgere denuncia e c’era una pubblicazione sul Bollettino Ufficiale», aggiunge Isabelle Dupont Zamperini. D’ora in poi per una chiave smarrita o rubata bisognerà pagare 500 franchi per quella magnetica e 42 franchi per quella meccanica. Tieni presente che queste chiavi non possono essere copiate. Non ultimo, i passaggi meccanici stanno progressivamente scomparendo a favore dei sistemi magnetici.

Voli risalenti all’autunno 2017

L’imputato, 42 anni, arrestato il 13 maggio, è accusato di aver forzato, tra il 7 e l’8 settembre 2017, una cassetta della posta nel quartiere di Eaux-Vives (GE), recuperando così la chiave di un appartamento e rubato scarpe, vestiti, un orologio e perfino gioielli per un valore complessivo di quasi 4.300 franchi.

Inoltre, il 19 ottobre 2017, sarebbe entrato in un veicolo parcheggiato in un parcheggio sotterraneo a Croix-de-Rozon (GE) per rubare un portafoglio e una carta bancaria. A questo si aggiungono precedenti penali comprendenti quattro condanne, tra il 2013 e il 2017. Nell’ordinanza penale del 14 maggio, la Procura lo ha dichiarato colpevole. Una condanna contro la quale l’imputato si è opposto.

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