Consulente del Midi Libre, l’ex difensore dell’MHSC (2012-21) ritiene che la chiave della partita Francia-Austria sarà nel centrocampo e nella capacità dei Blues di contrastare la pressione avversaria. La sua prognosi? 2-1 per i francesi.
Le chiavi della partita sono a centrocampo, dovremo prendere il sopravvento. La qualità tecnica e la capacità di ripetere gli sforzi saranno estremamente importanti, soprattutto perché l’Austria sta aumentando i suoi sforzi. Con Kanté-Rabiot-Griezmann la Francia ha un centrocampista complementare, sono i giocatori più affidabili, che danno più garanzie in questo momento. Griezmann è abituato a giocare con Rabiot e Kanté, gli automatismi ci sono.
Il rientrante Kanté porterà la sua esperienza, abituato alle competizioni importanti. Il suo ritorno mi ha sorpreso un po’ ma la sua assenza è stata dovuta ad infortuni. Dal momento che ha potuto giocare una serie di partite in questa stagione, anche se non in un campionato importante (Al-Ittihad, in Arabia Saudita), è un pezzo importante. Conosciamo le sue qualità e la sua umiltà.
Sono convinto che questo centrocampista farà bene contro il suo omologo austriaco, che ha molto successo con Laimer e Stabitzer. L’Austria non è avara di sforzi, sappiamo che ha un gioco improntato sul pressing forte. Dovremo quindi sfruttare gli spazi liberati da questo pressing, sfruttando la profondità e la velocità degli attaccanti. Credo che le qualità tecniche di un Rabiot e di un Griezmann tuttoterreno avranno un ruolo importantissimo.
Griezmann è fondamentale nella costruzione del gioco
Per me Griezmann è sempre stato un giocatore sottovalutato, anche se è cresciuto molto negli ultimi anni. E’ un giocatore tecnicamente superiore, molto creativo e, a livello di leadership, è prezioso per la sua capacità di integrarsi in squadra, di piazzarsi sempre al posto giusto.
Quando Griezmann è bravo anche la squadra in cui gioca riesce a rendere, e non solo la Francia. Ha giocato un ruolo importante, ha dimostrato anche spirito di squadra, accettando di passare in secondo piano rispetto a Mbappé, anche se lui è un leader del gioco. Forse ultimamente è meno marcatore ma, nella costruzione del gioco, sì è essenziale.
Con un pool così e giocatori di altissimo livello, anche in caso di problemi fisici, rimarremo molto efficienti. La prima partita di una competizione dà sempre il tono, anche solo in termini di fiducia.
Dobbiamo evitare il passo della falsa entrata. Anche se la composizione della squadra dovesse evolversi nella competizione, penso che se ci saranno degli aggiustamenti da fare, Deschamps li farà durante la partita, in modo da poter rispondere velocemente. Altrimenti c’è il rischio di cadere in preda al dubbio.
