l'essenziale
Nel corso di un incontro a Castelnau-Durban, la Confederazione contadina dell'Ariège ha rivelato i suoi candidati alle prossime elezioni professionali agricole.
In un clima di rabbia agricola, la fattoria Carregaut di Castelnau-Durban ha accolto questo giovedì, 14 novembre 2024, la Confederazione contadina dell'Ariège, venuta a presentare la sua lista nell'ambito della campagna per le elezioni professionali agricole del 2025.
“Sei anni fa ho avuto l'onore di guidare questa classifica, purtroppo abbiamo mancato di poco il traguardo con il 38,78%, che rimane comunque il miglior punteggio nazionale”, ricorda David Eychenne nel suo discorso introduttivo. Un risultato che ha permesso alla Confederazione di ottenere tre seggi sui 21 presenti alla Camera. “Non rappresenta quasi nulla”, continua l’ex capolista.
Così, dopo aver svolto per sei anni il ruolo di osservatore, la confederazione è pronta a raccogliere la sfida con una lista di 18 candidati e due supplenti per il collegio 1: dirigenti aziendali e assimilati. Il sindacato sarà rappresentato anche a livello del collegio 2: proprietari e usufruttuari, e del collegio 4: ex gestori e assimilati. Ed è una grande squadra quella che la Confederazione Contadina intende presentare. “Si tratta di una lista plurale in cui sono rappresentate tutte le produzioni. Volevamo anche che i nostri candidati fossero diversi in base all'età”, spiega Christophe Gouaze, allevatore di carne di Lescure, capolista di queste elezioni professionali.
“È fondamentale restituire autonomia alle aziende agricole”
Punta di diamante del sindacato, l'agricoltura contadina e il reddito restano i temi numero 1 “È fondamentale restituire l'autonomia alle aziende agricole. L'agricoltura contadina non è esclusiva, si rivolge a tutti. del mondo, siano essi allevatori o coltivatori di cereali. Oggi lo siamo noi. Tutti colpiti dalla crisi e tutti colpiti dalla ricerca di reddito, è insieme che possiamo fornire soluzioni”, afferma Christophe Gouaze.
Da parte sua, Solenne Laurent, fondatrice dell'allevamento transumante a Larcat, intende mettere sul tavolo anche la questione degli alpeggi estivi. “Anche se è un sistema ben aiutato dalla PAC, rimane fragile Lo abbiamo visto quest’anno con l’epidemia di FCO. È vero che l’installazione è stata facilitata, ma dobbiamo ancora lavorare sulla commercializzazione dei prodotti , sull'ingrasso… affinché siano consumati localmente e non destinati solo all'esportazione”, continua il numero tre della lista. Altri dossier portati avanti dalla confederazione: quello dei macelli o anche quello della cessione degli allevamenti. “Le Camere dell'agricoltura sono attese a questo riguardo, possono svolgere un ruolo fondamentale”, assicura Mathieu Chatenet, orticoltore di Barjac.
“Non pensiamo che bloccare i cittadini sia la formula giusta”
Per quanto riguarda le azioni previste per questo lunedì 18 novembre 2024, la confederazione non sarà presente. “Siamo molto soddisfatti che altri sindacati manifestino contro gli accordi di libero scambio (Mercosur, ndr), è una novità. Non deve trattarsi di un effetto inaspettato in prossimità delle elezioni. Dalla creazione della Confederazione contadina, abbiamo sempre combattuto questi accordi che rovinano l’agricoltura locale”, afferma David Eychenne.
Stessa storia per quanto riguarda l'appello alla mobilitazione generale lanciato martedì 19 novembre dal Coordinamento Rurale dei 47. “Non pensiamo che bloccare i cittadini o attaccare i servizi pubblici sia la formula giusta. Chi affama i contadini sono le grandi aziende agroindustriali lobby Lo abbiamo visto di recente con Lactalis che, nonostante gli enormi profitti, ha deciso per capriccio di bloccare la raccolta presso alcuni produttori di latte», conclude David Eychenne.