C'erano tanti cartelli con i nomi dei comuni che mercoledì 13 novembre, davanti alla prefettura, i contadini li avevano smontati e trasportati. Appena terminata la manifestazione è stato organizzato il loro rimpatrio.
Sono stati i contadini che, per manifestare mercoledì 13 novembre, li hanno smontati alle porte dei comuni per trasportarli in prefettura. Risultato visivo efficace, soprattutto perché la segnaletica nelle città e nei villaggi dell'Alta Marna era stata al centro delle manifestazioni prima del Salone dell'Agricoltura: il filo narrativo della rabbia era coerente.
Una volta terminata la manifestazione, i segnali hanno dovuto essere rimpatriati, soprattutto perché spesso sono gli unici indicatori della velocità massima di 50 km/h nell'attraversamento delle città. Si diceva che spettasse ai sindaci venirli a prendere, a torto.
In realtà, già da mercoledì i servizi del Dipartimento hanno posizionato dei segnali che regolano la velocità, indica il presidente dei Giovani Agricoltori Thomas Millot. Quindi, i suoi servizi conservavano ancora i pannelli dei nomi, che ora rimetteranno al loro posto. La comunità ha rivendicato il suo sostegno alla protesta dei contadini, alcuni dei quali sono stati appesi ai cancelli del suo recinto, sulla RD619.
Fabienne Ausserre