Manifestazione contro la RN ad Alès: “L’estrema destra resta e resterà l’estrema destra”

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Sotto la bandiera del nuovo fronte popolare delle Cévennes, alla presenza dei candidati designati Michel Sala (LFI) e Arnaud Bord (PS) per la 5a e 4a circoscrizione elettorale, quasi 400 persone hanno espresso la loro opposizione al partito di estrema destra RN. Così come il loro impegno nel difendere la credibilità del programma politico sviluppato da La France Insoumise, dal Partito Socialista, dagli Ecologisti e dal Partito Comunista Francese.

Il ventaglio delle sensibilità di sinistra era spalancato, sabato mattina, sul piazzale antistante il teatro Cratère di Alès. Sindacati, politici, associazioni e società civile riuniti sotto la bandiera del Fronte Popolare delle Nuove Cévennes, frutto di un progetto politico sviluppato dai partiti di sinistra, hanno espresso il loro rifiuto nei confronti del partito di estrema destra Raggruppamento Nazionale che ha fatto molta strada delle elezioni europee del 9 giugno con il 31,37% dei voti per il capolista Jordan Bardella.

In tono diretto i giovani “Bardella si perdono” ma anche l’attaccamento ai valori umanisti che questo partito non incarna per Fiona Mula, 37 anni. “Sento intorno a me commenti estremi, razzisti, non è possibile. L’estrema destra resta e resterà l’estrema destra. Voglio anche ritrovare la democrazia dopo tutti questi articoli 49.3 utilizzati dal governo Macron e tornare all’età pensionabile a 64 anni.”
Mentre i discorsi proseguono ai piedi del camion sonoro della CGT, Jérémy Chaudanson, 34 anni, insegnante, illustra i punti di questo programma comune suscitando il suo sostegno e l’attenzione a renderlo credibile tra gli indecisi e gli astenuti (48% alle ultime Europee elezioni.) “La prima misura è il limite di 19 studenti per classe. Sappiamo che il numero di studenti è decisivo per il successo accademico. Poi dobbiamo convincere. L’aumento del salario minimo a 1.600 euro e il congelamento dei prezzi permetteranno di dimostrare che un’altra politica è possibile.
Affermazione sostenuta dal deputato uscente della LFI Michel Sala, riconfermato il 5e collegio elettorale.
“Non vogliamo il Raggruppamento Nazionale, ma non è solo questo. Offriremo qualcosa ai francesi e in particolare a tutti coloro che si astengono e sono stufi della politica di Macron. Nei primi 15 giorni, quando saremo al potere, risolveremo i problemi della salute, del potere d’acquisto, del salario minimo”.

Un programma fiscale clownesco? : “Faccio parte della commissione finanze e so come combattono i macronisti e quelli della RN quando si parla della possibilità di tassare i superprofitti. È possibile cambiare la tassazione francese. Michel Sala (LFI)

Michel Sala, candidato della LFI, investe nella 5a circoscrizione elettorale del Gard.
Midi Libre – STEPHANE BARBIER

Un programma qualificato come “pagliaccino“dall’economista di estrema destra e liberale Nicolas Bouzou al quale reagisce il deputato uscente della LFI.” Faccio parte della commissione finanze e so come combattono i macronisti e quelli della RN quando si parla della possibilità di tassare i superprofitti. È possibile modificare la tassazione francese. E dimostreremo che ci sono i soldi per compensare le spese messe in campo. “

La Marina Militare è un Paese del rifiuto dell’altro e imbavagliato secondo il metodo russo con la privatizzazione dei media. Arnaud Bord (PS)

Arnaud Bord, il candidato del PS investe nella 4a circoscrizione elettorale del Gard.
Midi Libre – STEPHANE BARBIER

Il socialista Arnaud Bord investe nella 4e collegio elettorale di fronte a RN Pierre Meurin, fa emergere l’ovvio “del rischio caratterizzato dal Raggruppamento Nazionale e dallo stato in cui si trova il Paese. Il voto di RN è il rischio di false promesse. Giovedì sera Jordan Bardella era pronto a rovesciare l’Europa, due ore dopo vuole diventare primo ministro. Guardate il numero degli elettori traditi… E poi lunedì mattina non abroga più la legge sulle pensioni. È chiaramente un paese antisociale quello che vuole costruire con il metodo russo con la privatizzazione dei media.

Non è normale che i media mainstream siano posseduti da così poche persone. Jérémy Chaudanson (insegnante)

Media per i quali Jerémy Chaudanson vuole una misura politica semplice:“una persona o una famiglia non dovrebbe possedere più di un mezzo di informazione. Non è normale che i media mainstream siano posseduti da così poche persone. Ciò crea una leva mediatica totalmente ineguale quando vediamo il momento delle parole sorprendenti rivolte agli ospiti del sui televisori Hanouna o sui canali Bolloré Ciò facilita la demonizzazione da parte di quello che chiamiamo il bias cognitivo della prima esposizione. Un’idea ripugnante ti disturba durante la sua prima presentazione, alla fine la troviamo accettabile…”

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