Lotto. Morgan Keane, ucciso da un cacciatore: un avvocato denuncia l’indifferenza delle compagnie assicurative

Lotto. Morgan Keane, ucciso da un cacciatore: un avvocato denuncia l’indifferenza delle compagnie assicurative
Lotto. Morgan Keane, ucciso da un cacciatore: un avvocato denuncia l’indifferenza delle compagnie assicurative
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Di

Jean-Claude Bonnemère

pubblicato su

16 giugno 2024 alle 8:10

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Il 2 dicembre 2020, Morgan Keane trovato il morì, all’età di 25 annia casa sua Calvignac nella valle del Lotnel suo giardino, da un colpo di pistola sparato durante a picchiato da un cacciatore chi pensava di aver visto un cinghiale muoversi…


Questo mercoledì 12 giugno 2024, a più di tre anni e mezzo dagli eventi, io Sara Herent del bar Bordeaux

è venuto a perorare davanti al tribunale di Cahors la causa del risarcimento che le compagnie di Assicurazione sono chiamate a corrispondere al fratello di Morgan Keane e al suo stretto entourage.

Indifferenza da parte delle assicurazioni?

“Siamo sconcertati dall’atteggiamento delle compagnie di assicurazione, al punto che la decenza avrebbe voluto che si trovasse un terreno comune per risarcire il fratello di Morgan Keane, piuttosto che tornare a combattere in tribunale”, ha dichiarato Me Sara Herent. L’avvocato denuncia una mancanza di considerazione nei confronti di questo ragazzo di 25 anni, morto a causa del colpo di pistola di un cacciatore, mentre raccoglieva la legna per riscaldare la casa. Il processo contro il cacciatore-tiratore e il direttore di caccia, svoltosi il 17 novembre 2022 davanti al tribunale penale di Cahors, ha messo in luce una serie di anomalie e disfunzioni, durante questa festa di caccia organizzata dalla Diane Cajarcoise in accordo con la Saint-Hubert Associazione di Calvignac.

“Piuttosto che prendere in considerazione questo dramma che vede il fratello della vittima ritrovarsi solo, dopo aver perso in rapida successione il padre e la madre, poi il fratello nelle tragiche circostanze di una battuta di caccia, abbiamo la sensazione di avere a che fare con compagnie di assicurazione , cercando di ridurre il più possibile il risarcimento previsto, sapendo che nessuna somma ripristinerà la vita di Morgan Keane”, continua Me Herent. L’avvocato elenca l’elenco dei danni, degli affetti, delle sofferenze patite, dell’ansia di morte imminente… tante voci quantificate per il magistrato che deciderà l’entità. Si ricorda l’emozione che questa morte suscitò, anche a livello nazionale, evidenziando ancora una volta le battute di caccia organizzate con leggerezza anche se ogni partecipante si ritrova con un’arma letale tra le mani.

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“Così Morgan Keane non è morto invano!” »

“Una caccia pazzesca! » tale è stata infatti la qualificazione utilizzata dal presidente Philippe Clarissou, durante l’indagine dell’udienza del novembre 2022, esaminando l’entità della negligenza che ha portato alla morte del giovane.

Il 41% dei francesi riferisce, per sé o per i propri cari, di aver provato un senso di insicurezza nell’avvicinarsi ad una zona di caccia. Quanto al calo del numero degli incidenti di caccia registrato negli ultimi anni, l’avvocato sostiene invece un aumento del numero delle vittime che non sono cacciatori. È il caso di Morgan Keane, che ha svolto i suoi affari in una zona priva di diritti di caccia.

“Avremmo apprezzato un approccio proattivo da parte delle compagnie assicurative che avrebbero preso l’iniziativa e cercato di fare ciò che era necessario affinché questa morte non fosse banalizzata; “così che Morgan Keane non sia morto invano! ” canta Me Herent. L’avvocato insiste sul disastro che questa morte brutale ha causato al fratello di Morgan e a coloro che lo circondano.

“Ancora una volta questa morte ha lasciato il segno nell’animo della gente e anche nel Governo, che ha adottato misure volte a migliorare la sicurezza nella caccia, anche se c’è ancora molto da fare! » continua Me Herent. Chiede che questo slancio e questa consapevolezza non vengano meno.

All’inizio dell’udienza di giugno, il presidente della Federazione dei cacciatori di lotti ha riconosciuto ancora una volta che questo incidente non sarebbe dovuto accadere. Ma, insiste l’avvocato, le parole restano lettera morta. “Sono arrivato a dire che non è possibile accontentarsi di discorsi occasionali; “le cose devono muoversi, bisogna tenere conto dell’immenso dolore causato da questa battuta di caccia, per il fratello di Morgan che si ritrova molto solo e per l’entourage di amici sconvolto da questa tragica morte” conclude l’avvocato, in attesa di un risarcimento riparatore. La sentenza sarà resa ai primi di agosto.

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