Questi ultimi hanno attaccato con urgenza i decreti prefettizi pubblicati il 15 ottobre, che autorizzavano la cattura di allodole (Alauda arvensis) con pantes e matoles “per scopi scientifici”.
Per le autorità si tratta di “raccogliere dati scientifici sulla selettività delle tecniche di caccia tradizionali con l'obiettivo di valutare la percentuale di catture accidentali causate dall'uso di questi metodi nonché i danni inflitti agli esemplari presi di mira involontariamente”. . E poter così dimostrare se sussistono o meno le condizioni necessarie per derogare al regime di protezione previsto dalla direttiva “uccelli”.
Quest'anno nelle Landes i rappresentanti statali hanno autorizzato la cattura di un massimo di 15.000 allodole utilizzando le pantes, reti poste a terra, mentre fino a 1.000 uccelli possono essere catturati con le matoles, gabbie-trappola. Nel 64 il limite è fissato a 2.000 allodole, catturate con le pantes. Tutti gli uccelli devono essere rilasciati dopo la cattura o la sperimentazione.
“I 18 tenditori attivi dei due dipartimenti potranno mantenere il protocollo sperimentale fino alla sua conclusione, prevista per il 20 novembre, nonostante il nuovo tentativo di ostacolare la LPO e One Voice”, accolgono i cacciatori per i quali l'esperimento è ” un prerequisito essenziale per il procedimento legale volto a chiudere la controversia sulla caccia tradizionale”.