Nel bel mezzo della COP29, l’esperto belga François Gemenne denuncia il cattivo rating del nostro Paese. Il Belgio non rispetta i suoi impegni.
Con lo svolgimento della COP29, Martin Buxant ha ricevuto uno dei più eminenti specialisti del clima, professore all’HEC di Parigi e all’ULiège, François Gemenne.
Sebbene quasi tutti i paesi del mondo si siano impegnati a ridurre le emissioni di gas serra durante la COP21 di Parigi, non sempre attuano i propri impegni molto bene. Il Belgio è uno dei cattivi studenti.
“Ha una pessima pagella“, denuncia François Gemenne. “Evidentemente, tra i paesi industrializzati, è uno dei paesi con le performance peggiori. È il risultato di una classifica che pubblichiamo in questi giorni con l’Osservatorio Hugo, presso l’Università di Liegi, che classifica i paesi industrializzati in base al rispetto degli obiettivi dell’accordo di Parigi. E il Belgio è al 19° posto su 24. Ci sono davvero moltissime aree in cui il Belgio deve assolutamente migliorare.“
“Le emissioni non stanno diminuendo abbastanza in Belgio. Chiaramente siamo al di sotto dei nostri vicini europei. Il sostegno ai paesi del Sud è insufficiente e l’obiettivo della neutralità carbonica non è incluso nella legge e quindi in tutta una serie di impegni che il Belgio aveva assunto nel quadro dell’accordo di Parigi. Questi impegni semplicemente non vengono rispettati.“
Cattiva comunicazione
Al di là del mancato rispetto degli impegni governativi, lo specialista denuncia una generale scarsa comunicazione. “Commettiamo un grave errore sottolineando costantemente i rischi legati all’inazione. Diciamo alla gente: “Se non facciamo nulla, questi sono tutti i disastri che accadranno”. Ma non sottolineiamo mai i benefici associati all’azione. Tuttavia, la difficoltà del cambiamento climatico è una difficoltà fisica. Non esiste una correlazione diretta tra il livello di emissioni personali e il livello di impatto del cambiamento climatico a cui sarai esposto.”
“Quello che facciamo oggi, raccoglieremo i frutti più tardi“, spiega ancora François Gemenne.”Per questo credo che dobbiamo davvero sottolineare l’interesse ei benefici che abbiamo nell’agire adesso in termini di qualità della vita, in termini di salute, in termini di riduzione dei costi, in termini di indipendenza energetica. Perché il calo delle temperature non avverrà subito. E quindi dovremo abituarci al fatto che le notizie siano sempre più serie.”
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