Euro 2024: Tra Svizzera e Ungheria, sfilata di elogi

Euro 2024: Tra Svizzera e Ungheria, sfilata di elogi
Euro 2024: Tra Svizzera e Ungheria, sfilata di elogi
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Si è cominciato con l’Ungheria, un’ora prima della Svizzera, a fine pomeriggio nel ventre del RheinEnergieStadion di Colonia. Marco Rossi era su una piattaforma dove Murat Yakin gli sarebbe succeduto. Questo è sempre il momento di parlare dell’avversario e non ci sono state sorprese.

“La Svizzera ha molti punti di forza”, ha detto l’allenatore italiano dell’Ungheria. È solida in difesa, è molto forte al centro ed è molto tecnica in attacco. E c’è Xhaka, uno dei migliori giocatori al mondo, elemento chiave per la Svizzera. Ma non solo lui: Akanji Rodriguez, Vargas, Freuler, potrei citare tutti i giocatori svizzeri.

BENE. Viene quasi da chiedersi se l’Ungheria abbia la minima possibilità di fare qualcosa contro questo mostro svizzero, così forte e superiore ovunque. Lo avremo capito, è tradizione, ogni allenatore mette l’avversario su una pedana, proprio lassù. Ogni adulatore vive a spese di chi lo ascolta, quindi bisogna stare attenti.

Con meno pinzette, Bendeguz Bolla, presente poco prima e che partirà titolare questo sabato, ha detto le cose senza mezzi termini: “Non abbiamo motivo di avere paura, ha lanciato l’ex Servettiano. C’è Xhaka, ok. Ma abbiamo anche i nostri punti di forza”.

Poi è arrivato Murat Yakin, accompagnato appunto da Granit Xhaka. Tanti sorrisi tra i due. Anche qui devi mostrarti nella tua luce migliore. Tanta riverenza anche per l’avversario, questa Ungheria.

“Sì, ci sono molti punti di forza in questa squadra ungherese”, ha detto Yakin. Una squadra molto unita. Gli ungheresi ci daranno del filo da torcere”.

Dopo gli elogi, aspettiamo la partita di sabato, calcio d’inizio alle 15.00. Sul terreno, Svizzera e Ungheria si inchineranno meno.

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