A cinque anni dalla firma del protocollo per la sua progettazione, il primo satellite senegalese si prepara a essere messo in orbita. Il lancio della macchina sarà annunciato a breve.
Il satellite GAINDESAT-1A, il primo nanosatellite senegalese, è pronto per il lancio. La macchina è stata integrata con successo in un distributore Exolaunch negli Stati Uniti. È quanto ha rivelato giovedì 13 giugno su Linkedin il Programma spaziale senegalese (Sensat).
Il nanosatellite da 10 cm verrà inviato nello spazio nei prossimi giorni a bordo di un razzo Falcon 9 di SpaceX. La sua missione principale sarà quella di recuperare dati dalle agenzie meteorologiche statali e di misurazione del livello dell’acqua che hanno stazioni in tutto il paese.
GAINDESAT-1A avrà anche la missione di catturare immagini satellitari del Senegal utilizzando una telecamera di bordo. Queste immagini verranno utilizzate come materia prima per sviluppi futuri. Verranno scattate non appena il satellite sorvolerà il Paese, quattro volte al giorno per sei-sette minuti, per cinque anni.
Questo risultato è il risultato di una collaborazione tra il governo senegalese e il Centro Spaziale dell’Università di Montpellier (CSUM), dove il satellite è stato progettato e prodotto da ingegneri e tecnici senegalesi. Appena entrerà in orbita, sarà monitorato e controllato dal Senegal, da una grande sala di controllo.
Con il lancio di GAINDESAT-1A, il Senegal diventerà il secondo paese subsahariano francofono, dopo Gibuti, ad avere un proprio satellite. In Africa, l’Egitto e il Sud Africa furono i primi a imbarcarsi nell’avventura spaziale, nel 1998 e nel 1999, seguiti successivamente da una dozzina di altri paesi.
Samira Njoya
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