Rougemania, l’insospettata influenza delle popolazioni indigene sulla cultura occidentale

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Nel suo documentario Rougemania (Febbre Rossa), il regista canadese di origine Cree Neil Diamond esplora le notevoli influenze che gli aborigeni hanno avuto – e continuano ad avere – sulla cultura occidentale.

Nel mondo della moda, la maggior parte dei grandi nomi dell’alta moda, da Jean-Paul Gauthier a Ralph Lauren passando per Karl Lagerfeld, si sono ispirati alla cultura indigena utilizzando mocassini, frange, perle o cravatte, ci ricorda immediatamente la caratteristica film.

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Una modella indossa pantaloni con frange durante una sfilata di Ralph Lauren a New York il 29 aprile 2024.

Foto: afp tramite getty images / CHARLY TRIBALLEAU

Lo stesso vale per lo sport, dove ancora oggi migliaia di squadre sportive – amatoriali e professionistiche – utilizzano un nome o un simbolo indigeno.

L’influenza delle Prime Nazioni sulle origini della democrazia è innegabile, sostiene Neil Diamond, che basa la sua argomentazione sui primi scambi tra coloni europei legati al re e popoli aborigeni che godevano della libertà individuale.

Molti indigeni non si rendono conto di quanto profondamente la loro cultura abbia influenzato la moda, la politica e lo sport.

Una citazione da Neil Diamond, regista di “Rougemania”

Vorrei che i giovani aborigeni vedessero il film e fossero orgogliosi della loro cultura. Perché quando ero giovane, a scuola, quello che ci veniva insegnato su noi stessi era molto stereotipato e riduttivo.continua il regista della comunità di Waskaganish, sulla costa di James Bay.

Il lungometraggio, co-diretto con Catherine Bainbridge, ci trasporta in Nord America e in Europa, da Kansas City per l’evento del Super Bowl, a New York per il MET Gala o a Parigi, per affrontare il periodo della colonizzazione e dell’Età dell’Illuminismo.

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I tifosi della squadra di football dei Kansas City Chiefs eseguono il “tomahawk cut” estendendo le braccia con un movimento di taglio e cantando una canzone di guerra inventata. Questa tradizione è criticata dagli aborigeni.

Foto: Getty Images/Wesley Hitt

Ma queste tracce della cultura indigena trasposte nella cultura popolare navigano anche in modo ambiguo tra ammirazione, appropriazione e caricatura, suscitando esperti e attivisti indigeni a cui è stata data la parola in questo lungometraggio di quasi le due.

Affrontando il tema dell’appropriazione culturale, Rougemania risulta essere in qualche modo a seguente al documentario Reel Injunuscito nel 2009, in cui Neil Diamond esplorava la rappresentazione degli indigeni sul grande schermo, e più specificamente a Hollywood.

Neil Diamond si siede su un enorme tronco d'albero nel mezzo di una foresta e contempla il paesaggio.

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Il regista canadese Cree Neil Diamond

Foto: foto fornita da pixelleX

Quando vivevo in Europa, la gente non aveva idea di come fossero i nativi. Avevano solo un’idea di film e cultura popolarelui ricorda. C’è stata una falsa rappresentazione degli indigeni.

Questo tema, ricorrente per Neil Diamond, sarà al centro anche del suo prossimo film dove esplorerà l’influenza dei nativi del nord-ovest e dell’Alaska sul movimento artistico del surrealismo.

Spesso mi viene chiesto cosa penso dell’appropriazione delle culture indigene. Ci stupiamo che possa divertirmi o addirittura lusingarmi. Ma capisco che altri gruppi indigeni siano offesi, furiosi e lo vedano come una forma di colonialismo.

Una citazione da Neil Diamond, regista di “Rougemania”

Molto spesso, spiega, queste appropriazioni o sfruttamenti di aspetti della cultura indigena sono spesso compiuti dalle persone che pensavano di fare la cosa giusta, ma che non erano consapevoli del loro significato.

E scommettiamo che questo tema resterà un argomento inesauribile per il regista, che lo ammette Rougemaniamostra solo la punta dell’iceberg.

Il documentario del regista Cree Neil Diamond uscirà nelle sale venerdì in tutto il Canada.

La proiezione di lancio del film avrà luogo venerdì 14 giugno alle 19:30 alla Cinémathèque québécoise di Montreal. Una seconda proiezione speciale avrà luogo il 21 giugno al Cinéma du Musée di Montreal.

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