Pubblicato il 13 novembre 2024 alle 10:38. / Modificato il 13 novembre 2024 alle 10:40.
La settima edizione del Forum Salute, organizzato da “Le Temps” e Heidi.news, esplorerà le questioni cruciali della salute digitale. In programma: cartelle cliniche elettroniche, attacchi informatici nel settore medico, intelligenza artificiale in sanità e le innovazioni tecnologiche più promettenti.
Evento gratuito, previa registrazione.
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In Svizzera solo lo 0,8% della popolazione dispone di una cartella clinica elettronica.
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Evitato, questo strumento deve tuttavia convincere per migliorare la digitalizzazione della sanità.
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Sono in corso miglioramenti, ma pochi elementi concreti saranno visibili prima del 2028.
Chi ha già aperto la cartella clinica elettronica (EPR)? Se la tua risposta è negativa, fai parte di quel 99,2% circa della popolazione che non ha ancora fatto il grande passo. Con 76’795 pratiche aperte a fine ottobre – l’equivalente della città di San Gallo – è difficile non parlare di un flop a sette anni dall’introduzione della legge federale sulla cartella clinica elettronica (LDEP). Un fallimento confermato in un rapporto reso pubblico lo scorso anno e commissionato dalla Cara, l’associazione che gestisce i DEP per cinque cantoni francofoni. Lo studio è schiacciante per questo strumento: troppo difficile da aprire, poco utile e appena utilizzabile nello stato attuale. Quel che è peggio è che «due terzi dei pazienti registrati nell’ambito di questa valutazione non si sono mai più riconnessi alla piattaforma», notano gli autori.
Da parte sua, il Controllo finanziario federale ha centrato il punto questa primavera con un audit da cui emerge che “i problemi sono peggiorati” rispetto al 2019. La preoccupazione maggiore è dovuta ai “principi fondamentali sanciti dalla legge, vi sono dieci anni come organizzazione decentralizzata di diritto privato del DEP”, osservano gli autori dell’audit. Per ovviare a questo ostacolo, a fine settembre il Consiglio federale ha deciso di centralizzare l’infrastruttura tecnica. La Confederazione dovrà quindi essere fortemente coinvolta nella gestione di questo strumento pensato e messo in commercio con la volontà di incentivare la concorrenza. Il cambiamento è quindi abbastanza radicale.
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