Gli accordi di pesca tra l’Unione Europea e il governo del Senegal non saranno rinnovati oltre la mezzanotte del 17 novembre, data della loro scadenza. In un comunicato stampa pubblicato martedì 12 novembre, a margine di un comunicato stampa di Jean-Marc Pisani, ambasciatore dell’Unione europea in Senegal, l’UE spiega questa decisione con lo status di non cooperazione del Senegal nell’ambito della lotta contro la pesca INN.
“Il 27 maggio 2024, la Commissione europea ha pre-identificato il Senegal come paese non cooperante nella lotta contro la pesca INN. Questa decisione rientra nella politica di tolleranza zero dell’UE nei confronti della pesca INN e fa seguito a diversi anni di discussioni con le autorità senegalesi. Nell’interesse della coerenza politica, la Commissione europea ha adottato il principio di sospendere qualsiasi rinnovo di un protocollo di attuazione di un accordo di partenariato nel settore della pesca con uno Stato costiero fino al ritiro di tale decisione, si legge nel documento condiviso dai servizi di comunicazione dell’UE.
Il quale prosegue annunciando che è stato aperto un dialogo formale tra le autorità senegalesi ed europee sulle questioni legate alla pesca INN, con l’obiettivo di risolvere i problemi individuati. In attesa di sviluppi favorevoli, l’accordo di pesca tra UE e Senegal non sarà rinnovato. Le navi europee dovranno quindi lasciare le acque del Senegal alla scadenza del protocollo, il 17 novembre, e il Senegal non riceverà più alcun contributo finanziario previsto dall’accordo di pesca.
l’Unione Europea a ricordare che “l’assenza di un protocollo di pesca tra Ue e Senegal non è una novità. Tra il 2006 e il 2014 l’accordo è stato infatti interrotto, consentendo ad entrambe le parti di valutare e rinegoziare le condizioni.
L’UE informa inoltre che “la riunione della Commissione mista tenutasi a Bruxelles il 5 e 6 novembre ha consentito al Senegal e all’UE di avere scambi costruttivi. I partner hanno concordato di utilizzare questo periodo di mancato rinnovo per valutare i risultati ottenuti nell’ambito dell’attuale accordo. L’UE resta pronta a sostenere il Senegal nei suoi sforzi volti a combattere la pesca INN e ad aiutarlo a porre rimedio alle carenze osservate”
La Commissione europea afferma di prendere atto “degli impegni del nuovo governo senegalese volti a porre rimedio alle debolezze del sistema di controllo e tracciabilità del settore e dei prodotti della pesca, e rimane disponibile a sostenere e assistere il Senegal in questi sforzi”.
Gli accordi di pesca tra Senegal e UE in materia di pesca risalgono ai primi anni ’80 e nell’ultimo quinquennio (2019-2024) hanno portato al bilancio dello Stato senegalese un contributo di 8,5 milioni di euro, ovvero più di 5,5. miliardi di franchi CFA, a cui si aggiungono le royalties pagate dagli armatori. L’Ue indica inoltre che “una dotazione di 900.000 euro all’anno (590 milioni di franchi CFA) era destinata alla realizzazione di progetti scelti dall’amministrazione senegalese per sostenere lo sviluppo del settore della pesca e la sua governance, compreso il monitoraggio e la ricerca scientifica necessari per la preservazione degli stock ittici”.
Secondo il comunicato stampa dell’Unione Europea, le catture della flotta europea nelle acque senegalesi, in questi 5 anni, “rappresentano meno dell’1% del totale delle catture dichiarate ed effettuate da tutte le flotte nelle acque senegalesi, ovvero quasi 10.000 tonnellate di pesce. . Queste catture, destinate esclusivamente al tonno e al nasello nero, sono state effettuate nelle acque senegalesi oltre le 12 miglia nautiche dalla costa, evitando così interferenze con le attività di pesca artigianale senegalesi.
Da notare che anche il Ministro della Pesca senegalese affronterà la stampa per parlare di questi accordi che non saranno rinnovati.