Tribunale federale: nessuna tregua per il conducente abituale

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Reato del conducente

Nessuna tregua per il recidivo che ha forzato un posto di blocco della polizia

Il sessantenne, alcolizzato, ha perso gli agenti dopo aver provocato un incidente. La Corte Federale conferma la sua condanna: 9 mesi di carcere.

Pubblicato oggi alle 19:59

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Avrebbe preferito una condanna finanziaria dura o una pena detentiva con sospensione della pena. Ma questo automobilista non otterrà nessuno dei due. Questo conducente, recidivo, viene condannato a nove mesi di reclusione e a 900 franchi di multa per violazioni semplici e gravi del codice della strada, tentativo di ostacolare misure volte a accertare l’incapacità di guidare e violazione degli obblighi in caso di incidente. Il Tribunale federale ha appena confermato la sentenza del Tribunale dell’Est Vaudois e ratificata dal Tribunale cantonale.

I fatti sono avvenuti sull’autostrada A9, nel giugno 2021, intorno alle 2 di notte. L’imputato viaggiava nella corsia di destra. Dopo aver superato un’area di rifornimento, ha raggiunto, mentre accendeva i fari, un automobilista che era appena uscito dall’area e guidava sulla corsia di destra, tallonandolo a circa 10 metri, per quasi 200 metri. Poi, all’improvviso, si è spostata a sinistra per superarlo. Ma, guidando a una velocità inadeguata senza rispettare le distanze di sicurezza, non è riuscita a evitare di urtare e danneggiare il suo veicolo.

Mancanza di consapevolezza

Ha comunque proseguito per la sua strada, sottraendosi ai suoi doveri in caso di incidente, per evitare un controllo sulle sue condizioni fisiche: aveva appena consumato alcolici. Successivamente, non ha fermato il suo veicolo come ordinato dalla pattuglia di polizia che l’ha inseguita con tutti i mezzi prioritari inseriti, luci blu, clacson o altra matrice “Stop Police”. Fuori dall’autostrada ha superato la polizia che guidava a una velocità di circa 100 km/h nelle zone fuori località. Successivamente, i Pandora si trovarono comunque faccia a faccia con la fuggitiva e le bloccarono la strada. Ma l’automobilista è fuggito a tutta velocità, imboccando il marciapiede.

Il ricorrente ha citato una situazione personale difficile. Ella contestava, in particolare, la sua condanna per grave violazione del codice della strada e la pena detentiva di cui era stata inflitta. Per giustificare il suo mordi e fuggi, ha spiegato di essersi spaventata durante lo shock e di aver reagito inconsciamente.

Tuttavia, era già stata condannata due volte per atti simili. La Corte federale ha ammesso che la sanzione pecuniaria di 130 giorni di multa fissa inflitta nell’agosto 2021 era successiva ai fatti di cui è accusato in questo processo. Ma, come il Tribunale cantonale, i giudici federali hanno ritenuto che la prognosi per il suo comportamento futuro apparisse del tutto sfavorevole, visti i suoi reati ripetuti dopo la condanna e la sua mancanza di consapevolezza.

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Claude Beda è giornalista della sezione vodese 24 ore su 24. Appassionato di questioni sociali e di vita della gente di qui, ha percorso diverse regioni del cantone, prima di entrare nella redazione di Losanna. Maggiori informazioni

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