Jean-Luc Mélenchon nella Creuse, cosa ricordare della visita

Jean-Luc Mélenchon nella Creuse, cosa ricordare della visita
Jean-Luc Mélenchon nella Creuse, cosa ricordare della visita
-

Questo 11 novembre 2024, Jean-Luc Mélenchon ha scelto il Plateau de Millevaches per celebrare l'armistizio. Circa 300 persone erano presenti per commemorare i caduti della guerra del 1914-18 e riunirsi per la pace davanti al monumento ai caduti emblematico e pacifista di Gentioux-Pigerolles: un orfano con il pugno teso verso la scritta “Maledetta sia la guerra”.

Gli essenziali del giorno: la nostra selezione esclusiva

Ogni giorno la nostra redazione vi riserva le migliori notizie regionali. Una selezione solo per te, per rimanere in contatto con le tue regioni.

Télévisions utilizza il tuo indirizzo email per inviarti la newsletter “L'essenziale di oggi: la nostra selezione esclusiva”. Potrai cancellarti in ogni momento tramite il link in fondo a questa newsletter. La nostra politica sulla privacy

Non è un caso che il leader della Francia ribelle, insieme all'ex deputata della Creuse LFI Catherine Couturier, abbia deciso di fermarsi a Gentioux-Pigerolles, questo lunedì 11 novembre 2024, per celebrare l'armistizio del 1918. Qui, appare in queste terre, con i suoi simpatizzanti, membri di associazioni pacifiste, attivisti dell'NPA, di France insoumise che sventolano le loro bandiere attorno a lui.

È di fronte a questo orfano rappresentato, che punta lo slogan “Maledetta sia la guerrache la tribuna ha deciso di tenere un discorso. Un luogo scelto perfettamente per allertare i francesi sui rischi di guerra che minacciano, a loro volta, ancora una volta, l'Europa. “Lo slogan “Maledetta sia la guerra” sicuramente mi parla. E dovrebbe parlare a tutti noi, perché siamo tornati in un ciclo di preparazione delle menti alla guerra, in un modo tanto più angosciante quanto più vediamo i luoghi in cui si svolgono gli eventi. In qualsiasi momento, potremmo andare incontro a qualcosa che ci manderà in una spirale di guerra totale.”

Jean-Luc Mélenchon denuncia la creazione di un nuovo commissario europeo da parte di Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea. Un commissario dedito alla difesa di cui è responsabile il lituano Andrius Kubilius. Per il leader dell’Insoumis questa non è una competenza europea. Per lui i leader dell’Unione Europea si stanno preparando alla guerra, cosa che lui denuncia: “Nessun Parlamento nazionale ha mai deciso di creare una stazione di polizia del genere. Non so come lanciare questo allarme ed è per questo che vi ho chiesto il permesso di venire a farlo qui, davanti a questo monumento per ricordare che dietro il grande alla fine delle frasi, questa è morte, morte, ancora morte! Abbiamo bisogno di una commissione di pace, non di guerra, e se vuoi la pace, prepara la pace. Non c’è altra dottrina che possa essere applicata e che possa proteggerci dalla guerra”.

Dietro le grandi frasi alla fine c'è morte, morte, ancora morte! Avremmo bisogno di una commissione per la pace, non per la guerra.

Jean-Luc Mélenchon

Leader di La France insoumise

>>

Davanti a quasi 300 persone, Jean-Luc Mélenchon ha messo in guardia dai pericoli della nomina di un commissario europeo alla difesa: “Siamo sotto la minaccia di una guerra preparata deliberatamente con piani di alleanze militari. Perché non abbiamo mai visto da nessuna parte è la formula falsa”, se vuoi la pace, preparati alla guerra”, no, se ti prepari alla guerra, hai la guerra e se vuoi la pace, preparati alla pace. Non esiste altra dottrina che possa essere applicata e che possa proteggere dalla guerra.”

© André Abalo, Francia 3 Limosino

Commemorando la memoria di tutti i caduti della Prima Guerra Mondiale, Jean-Luc Mélenchon si rivolge ancora una volta al Medio Oriente. “Mentre parliamo, migliaia di donne, uomini e bambini vengono bombardati, deliberatamente e metodicamente massacrati, così che alla fine della guerra saranno tutti morti. Mentre parliamo, mentre stiamo parlando dell'intervento armato in corso lì, i libanesi vivono nel terrore le bombe che cadono e distruggono, in interi quartieri, i luoghi dove l'invasore pensa si nascondano gli avversari… se stringersi se ci si pensa, soprattutto davanti a questo monumento che ricorda tutti i caduti in combattimento.”

Continua a denunciare instancabilmente la situazione a Gaza contro la quale, secondo lui, non abbastanza voci protestano: “È un massacro, è un genocidio!”dice il politico.

Evocando la guerra in Ucraina e l'elezione di Donald Trump, conclude con una citazione di Jaurès: “Maledetto sia il sistema che porta dentro di sé la guerra come la nuvola porta la tempesta.”

-

PREV L’ambasciata israeliana in Belgio è minacciata? “Le istituzioni ebraiche e israeliane sono soggette a costanti misure di sorveglianza”
NEXT Vacanze di Ognissanti in Gironda: surf, ciclismo e fette biscottate al burro salato al campeggio municipale di Porge Océan