Si aggiungono voci alla causa intentata in Corte Superiore con l’obiettivo di invalidare la legge che rinviava la revisione della mappa elettorale oltre il 2026.
Dopo che il Consiglio dei prefetti e degli eletti della regione Laurentides (CPERL), che ha avviato il processo lo scorso giugno, e la MRC di Brome-Missisquoi, che si è unito a luglio, ora la Tavola di MRC del Centre-du-Québec si butta a sua volta nella mischia.
I suoi membri hanno adottato una risoluzione con l’obiettivo di aderire alla richiesta di controllo giurisdizionale guidata dallo studio legale Prévost Fortin D’Aoust (PFD) e di contribuire fino a 10.000 dollari. Il processo di ratifica si è concluso giovedì scorso con la firma del MRC di Nicolet-Yamaska.
La causa intentata dal CPERL mira a far dichiarare incostituzionale la legge volta a interrompere il processo di delimitazione delle circoscrizioni elettorali, adottata dall’Assemblea nazionale in primavera.
I suoi promotori sostengono che la mappa dovrebbe essere rivista urgentemente, nonostante la volontà del legislatore, sostenendo che mancano solo due anni alle prossime elezioni.
La revisione della mappa del Quebec è responsabilità della Commissione di Rappresentanza Elettorale (CRÉ), un organismo indipendente presieduto dal Direttore Generale delle Elezioni (DGE), Jean-François Blanchet.
Intrapreso il giorno dopo le elezioni del 2022, il lavoro del ARGILLA volti a sviluppare una proposta di delimitazione per il 2026 sono stati interrotti il 28 marzo.
Il ministro responsabile, Jean-François Roberge, ha poi annunciato che i quattro partiti rappresentati nell’Assemblea nazionale hanno accettato di sospendere il processo in corso, temendo in particolare la soppressione di due contee di Gaspésie e Montreal, come menzionato nel rapporto preliminare del ARGILLA.
Il disegno di legge 59, redatto in seguito a questo accordo, è stato adottato il 2 maggio. IL ARGILLA stava quindi redigendo il suo secondo rapporto, che avrebbe dovuto tenere conto delle critiche espresse durante le audizioni pubbliche svoltesi nell’autunno del 2023 e durante la sua comparizione in commissione parlamentare lo scorso febbraio.
La causa intentata dal CPERL contesta la costituzionalità della “legge 59”, sostenendo ad esempio che è ingiusto che i voti degli elettori in alcune regioni come quella Laurenziana abbiano meno peso che altrove nel Quebec.
Consapevoli che il tempo stringe, i suoi mandanti hanno inserito nella loro causa una richiesta di provvedimento cautelare per forzare la ARGILLA riprendere il ridisegno della mappa da dove si era interrotto, in attesa che la Corte si pronunci nel merito. Questa richiesta dovrà essere esaminata il 27 novembre presso il tribunale di Saint-Jérôme.
Per dare alla luce “Marie-Lacoste-Gérin-Lajoie”
L’interesse del Tavolo di MRC del Centre-du-Québec per unirsi alla causa intentata dal CPERL ha molto a che fare con il fatto che il ARGILLA voleva concedere una circoscrizione elettorale aggiuntiva alla regione.
Il rapporto preliminare della Commissione prevedeva la creazione di due nuove contee, vale a dire “Bellefeuille”, nei Laurenziani, e “Marie-Lacoste-Gérin-Lajoie”, che avrebbe compreso parte del territorio di Drummondville.
Questa ridistribuzione avrebbe permesso, attraverso un effetto domino, di regolarizzare la situazione nei collegi elettorali di Johnson, Richmond e Brome-Missisquoi, dove gli elettori sono molto più numerosi della media del Quebec.
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Il rapporto preliminare della Commissione sulla rappresentanza elettorale prevedeva in particolare l’aggiunta di una circoscrizione elettorale nel Centre-du-Québec. La contea in questione, denominata Marie-Lacoste-Gérin-Lajoie, avrebbe compreso parte della città di Drummondville. (Foto d’archivio)
Foto: Radio-Canada / Jean-François Dumas
Raggiunto telefonicamente venerdì, il sindaco di Drummondville, Stéphanie Lacoste, ha sottolineato che il Centre-du-Québec accoglie 2.000 nuovi residenti all’anno e che a questo ritmo la sua popolazione dovrebbe aumentare del 4,5% tra i censimenti del 2021 e del 2026.
Lo sviluppo del settore delle batterie, inoltre, dovrebbe portare alla creazione di almeno 5.000 posti di lavoro nella regione nei prossimi anni, continua Lacoste. In questo contesto, se rimandiamo la ridistribuzione elettorale fino al 2030, il nostro deficit [démocratique] sarà semplicemente accentuato
sostiene.
Tutto ciò che vogliamo è garantire una buona rappresentanza in Quebec affinché le questioni del Centre-du-Québec siano ben difese.
La Tavola di MRC del Centre-du-Québec è composto dai prefetti dei cinque MRC della regione, vale a dire Arthabaska, Bécancour, Drummond, L’Érable e Nicolet-Yamaska. Rappresenta gli interessi di circa 80 comuni dove risiedono poco più di 260.000 persone.
La nuova carta sarebbe già pronta, se non ci fosse stata la “legge 59”
In una dichiarazione giurata depositata prima del 27 novembre, un rappresentante del DGE rivela inoltre che prima dell’adozione della “legge 59”, era stata prevista la fissazione della delimitazione delle circoscrizioni elettorali entro e non oltre l’8 ottobre 2024
mentre la pubblicazione di tale decisione nel Ufficiale della Gazzetta era pianificato 25 ottobre
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Si avverte inoltre che in caso di ripresa del processo, un periodo di più o meno 367 giorni lavorativi
sarà necessario per effettuare i passaggi minimi ed essenziali delle operazioni legate all’adozione di una nuova carta
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Le prossime elezioni sono previste per il 5 ottobre 2026, quindi la questione dovrebbe essere decisa entro aprile 2025 per il ARGILLA ha il tempo di riprendere e completare il processo che aveva abbandonato la scorsa primavera.